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Stipendi a rischio, protestano autisti del 118 a Sulmona

Stipendi a rischio, protestano autisti del 118 a Sulmona

Lettera alla Asl 'non siamo numeri'

SULMONA, 18 marzo 2025, 12:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non siamo numeri, siamo esseri umani.

La lotta per la stabilità occupazionale e per la giusta retribuzione non riguarda solo i lavoratori coinvolti, ma anche la comunità, che merita servizi sanitari di qualità, garantiti da lavoratori motivati e trattati con il rispetto che meritano".
    E' il grido d'allarme che arriva dagli autisti del 118 in servizio nell'ospedale di Sulmona (L'Aquila), assunti con le cooperative, che rischiano di rimanere senza stipendio nel mese di marzo a causa del mancato pagamento da parte della Asl1 dei servizi resi dalle aziende esterne.
    Una "situazione inaccettabile che sta mettendo a rischio non solo i diritti dei lavoratori, ma anche la qualità dei servizi sanitari essenziali" scrivono gli autisti in una lettera indirizzata alla Asl Avezzano Sulmona L'Aquila.

Il rischio, infatti, è quello di ridimensionare il servizio di emergenza-urgenza sul territorio peligno. Senza gli autisti delle cooperative, la Asl potrebbe contare solo sulle tre unità assunte in pianta organica. Poche per fronteggiare le varie richieste non solo di intervento, ma anche di trasporto secondario, dimissioni e assistenza.
    "Non vogliamo in alcun modo sminuire l'importanza del lavoro della cooperativa che, fino ad oggi, ci ha permesso di lavorare - scrivono nella lettera - Tuttavia, riteniamo che sia arrivato il momento di valutare soluzioni più dirette e sostenibili, per il bene di tutti". In primis per quanti prestano quotidianamente il loro servizio spesso in condizioni di precarietà con impegno e dedizione e che per questo "merita di essere riconosciuto con maggiore stabilità e con un rapporto di lavoro più diretto con la Asl". Un'azienda che, secondo gli autisti, dovrebbe dare il giusto riconoscimento a chi "in ogni circostanza, ha sempre garantito la continuità dei servizi sanitari, mettendo a rischio anche la propria sicurezza" e che invece "continua ad essere considerato soltanto un numero".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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