Le tasse non saranno abbassate, ma solo spostate "sulle spalle di chi tiene in piedi il sistema pubblico", lavoratori con reddito tra 28mila e 50mila euro, e i possibili aumenti per sanare il buco nella sanità non dureranno "solo un anno" perché il "disavanzo sanitario è strutturale e, senza una vera programmazione, aumenterà, con servizi sempre più scadenti".
E' l'opinione del capogruppo del Movimento 5 Stelle
in Consiglio regionale d'Abruzzo, Francesco Taglieri, che
attacca il presidente della Regione, Marco Marsilio (FdI), e
addita come 'complici' gli altri partiti della coalizione, Lega
e Forza Italia.
"Marsilio racconta di abbassare le tasse, ma la realtà è ben
diversa: il primo scaglione Irpef (0-28mila euro) subirà un
taglio minimo, dall'1,73% all'1,63%, riduzione irrisoria che non
basta a coprire il costo di un caffè al mese.
Nel frattempo -
scrive Taglieri in una nota - il vero peso dell'aumento ricadrà
sui redditi tra 28mila e 50mila euro, insegnanti, infermieri,
carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco e forze dell'ordine,
categorie che Lega e Forza Italia fingevano di difendere in
campagna elettorale. Oltre i 50mila euro si trovano medici e
dirigenti, ma è una minoranza da cui il governo regionale
ricaverà ben poco".
"Gli scontri interni alla coalizione di centrodestra, a
seguito della volontà di Marsilio di alzare le tasse per colmare
il buco nella sanità, mettono in evidenza tutta l'ipocrisia di
una frangia politica arroccata su se stessa, che ha dimenticato
i propri doveri verso i cittadini. Lega e Forza Italia -
continua l'esponente dell'opposizione - hanno chinato la testa e
si sono messe sull'attenti di fronte alla prepotenza di
Marsilio, dimenticando gli impegni presi con gli abruzzesi.
Partiti che promettevano 'meno tasse per tutti' e invece
colpiscono le categorie che dicevano di voler tutelare".
"Il segretario regionale di Forza Italia Nazario Pagano -
aggiunge Taglieri - sostiene che l'aumento durerà solo un anno:
lo vada a raccontare alle famiglie che non arrivano a fine mese,
che devono vivere con un solo stipendio, che non hanno soldi per
curarsi o per fare studiare i figli. E cosa direbbe il ministro
Tajani, che chiedeva rinnovi contrattuali per medici e
infermieri, ora che il suo partito in Abruzzo aumenta loro le
tasse? E Salvini potrebbe venire a vedere di persona come i suoi
consiglieri regionali tradiscono le promesse elettorali".
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