Un camper con logopediste e
neuropsicomotricista dell'Uosd di Neuropsichiatria, sarà
allestito lunedì 6 marzo, in occasione della Giornata europea
della logopedia Infantile, dalle ore 9 alle 18, in piazza
Martiri della Libertà a Teramo. È l'occasione per i genitori di
confrontarsi con gli specialisti sui dubbi sullo sviluppo
linguistico. Attraverso la compilazione di questionari, possono
essere individuati precocemente i soggetti a rischio di
sviluppare un disturbo primario di linguaggio. I bambini che
risulteranno positivi allo screening potranno approfondire la
valutazione all'interno dell'Uosd di Neuropsichiatria Infantile,
incardinata nel Dipartimento di salute mentale. Le operatrici
saranno, inoltre, disponibili anche ad effettuare uno sportello
informativo dedicato ai genitori sullo sviluppo comunicativo
linguistico in età evolutiva. Per questa campagna di
sensibilizzazione ed informazione non è necessaria la
prenotazione, né l'impegnativa del medico e sarà un'iniziativa
gratuita rivolta a tutta la popolazione di bambini di età
compresa dai 18 ai 36 mesi con attenzione a soggetti ad alto
rischio di sviluppare un disturbo di linguaggio: prematurità,
basso peso alla nascita, familiarità per disturbi del
neurosviluppo, ricoveri in Tin. Non è nemmeno indispensabile la
presenza del bambino. La giornata di screening è stata preceduta
da lettere di presentazione dell'iniziativa, inviate sia ai
pediatri sia ai Comuni, per la diffusione negli asili nido. Il
disturbo primario di linguaggio colpisce i 7% circa dei bambini,
con prevalenza per il genere maschile. È possibile effettuare la
diagnosi a partire dai 4 anni di età, ma prima di questo periodo
si possono identificare soggetti a rischio ossia bambini che a
24 mesi hanno un vocabolario espressivo inferiore a 50 parole,
oppure a 30 mesi manifestano assenza di linguaggio combinatorio;
con difficoltà attentive, nell'autoregolazione comportamentale e
nell'area motorio-prassica. I disturbi primari di linguaggio si
associano ad un elevato rischio di sviluppare difficoltà di
apprendimento scolastico con conseguenti sequele
neuropsicologiche, quindi, difficoltà comportamentali,
psichiatriche e di adattamento emotivo e sociale in età
adolescenziale e adulta.
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