Al via il servizio di mammografia con
mezzo di contrasto nella Uosd di Radiologia dell'ospedale di
Atri. Il nuovo metodo diagnostico sarà attivo da martedì 26
marzo. La Asl di Teramo, dunque, potenzia la propria offerta
sanitaria nell'ambito della diagnostica per immagini attraverso
l'introduzione della mammografia con mezzo di contrasto (Cem,
Contrast enhanced mammography), metodica di recente impiego che
fornisce ulteriori informazioni rispetto alla mammografia
tradizionale e alla tomosintesi, a vantaggio della diagnosi
della patologia mammaria in ambito oncologico.
"Le Radiologie aziendali sono state oggetto di numerosi e
importanti investimenti negli ultimi anni, a vantaggio
dell'ampliamento dell'offerta, dell'attuazione di attività
finalizzate al contenimento delle liste d'attesa e al
consolidamento dei percorsi diagnostico terapeutici (Pdta)",
dichiara il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia.
"In particolare la nostra Asl è fra le più virtuose per la
diagnosi e terapia del tumore al seno: da anni esiste un
percordo diagnostico-terapeutico che consente la 'presa in
carico' del paziente".
"Le principali indicazioni della Cem - spiega il responsabile
della unità operativa di radiologia di Atri, Giuseppe Lanni -
sono la stadiazione preoperatoria del tumore al seno, la
risoluzione di casi dubbi nei richiami di screening e
mammografie cliniche, lo screening in donne a medio e alto
rischio, la diagnosi in donne sintomatiche, il controllo della
risposta alla chemioterapia neoadiuvante e la gestione delle
lesioni mammarie ad incerto potenziale maligno".
La Cem, che ad Atri sarà eseguita dal radiologo Federico
Cerimele, è ampiamente preferita dalle pazienti rispetto alla
risonanza magnetica, con la quale condivide informazioni
funzionali, perché è caratterizzata da tempi di esecuzione
inferiori, è meno rumorosa e consente di superare il senso di
claustrofobia avvertito durante gli esami con la risonanza. È
una procedura indolore e di semplice e rapida esecuzione che
consiste nell'eseguire una mammografia in seguito all'infusione
endovenosa del mezzo di contrasto.
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