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In evidenza
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In collaborazione con Comune dell'Aquila
Nel segno dell'improvvisazione e
della sperimentazione, con esibizioni che hanno accarezzato
tante sfumature del jazz. Una festa per L'Aquila e per molti
appassionati la decima edizione del 'Jazz per le terre del
sisma' che, nella due giorni nel capoluogo, ha fatto registrare
una partecipazione di gran lunga superiore alle attese,
spingendo gli organizzatori a parlare di 30mila presenze.
"Quest'anno abbiamo visto un clima meraviglioso - ha commentato
Ada Montellanico, presidente della Federazione nazionale Il Jazz
italiano - Tantissima gente, con le piazze tutte piene. Abbiamo
vissuto un'esperienza straordinaria con momenti che ci hanno
fatto ripensare alla magia della prima edizione, quando di
persone ne arrivarono sessantamila". Un successo che lascia ben
sperare per il futuro di un'iniziativa lanciata nel 2015 con un
seguito importante. Per l'edizione 2025 sono stati designati
come direttori artistici Filippo D'Urso (Empoli Jazz), Luca
D'Agostino (proveniente dal background dell'associazione
fotografi) e Silvia Bolognesi, contrabbassista e producer.
La seconda giornata si è aperta al Parco della Memoria di
piazzale Paoli con due progetti - 'Collective Memories' e
'L'Orchestra Jazz che vorrei' dedicati a bambini e ragazzi.
"Celebriamo questo luogo - ha sottolineato il sindaco
dell'Aquila, Pierluigi Biondi - con progetti artistici per i
giovani concepiti con l'obiettivo di contaminare una rassegna
che arrivava dal nazionale e che diventasse, invece, del
territorio".
Con la maratona jazz si chiude per L'Aquila un lungo
cartellone estivo partito con il Festival delle città del
Medioevo e i Cantieri dell'Immaginario fino alla Perdonanza.
"Questa due giorni - ha commentato Fausta Bergamotto,
sottosegretario al Made in Italy - è una manifestazione che si
inserisce in coda a un'altra serie di eventi che mostrano tutta
la vitalità di questa città, e soprattutto mostrano come questa
città sta riprendendo il volo. Dico ciò - aggiunge da piazzale
Paoli - a maggior ragione nella prospettiva del 2026 quando
L'Aquila sarà Capitale italiana della cultura, dunque questi
eventi sono tutti tasselli che si legano fra loro".
In collaborazione con Comune dell'Aquila
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