"Il Consiglio dei Ministri ha
impugnato la legge Cura Abruzzo 1, quella che il centrodestra ha
approvato nel Consiglio regionale di aprile in piena emergenza
Coronavirus, perché in violazione con quanto previsto dalla
Costituzione. La notizia non ci stupisce affatto, e anzi
conferma ciò che abbiamo ripetuto sia nel corso della seduta
consiliare sia durante le Commissioni competenti: alcune norme
non avevano alcun tipo di copertura economica e questo non è
accettabile. Di fronte ai nostri moniti però, la maggioranza
Lega-Fdi-Fi ha preferito voltarsi dall'altra parte, portando
avanti a testa bassa un testo che aveva vizi di forma chiari a
chiunque". Lo dichiara il capogruppo M5S in Regione Abruzzo,
Sara Marcozzi.
"Per tutto l'iter di approvazione della legge, il MoVimento 5
Stelle ha tenuto un comportamento leale e collaborativo,
evitando ogni forma di ostruzionismo per portare sostegno
economico agli abruzzesi il prima possibile e prepararsi ad
affrontare le conseguenze delle chiusure per il Coronavirus.
All'interno delle discussioni di merito avevamo portato
all'attenzione del centrodestra le falle clamorose presenti
nella norma. Sarebbe bastato ascoltarci e lavorare con maggiore
attenzione per evitare l'ennesima pessima figura istituzionale a
cui la Giunta Marsilio costringe l'Abruzzo". "Evidentemente, le
modalità con cui si sviluppa la propaganda, con l'affanno di
comunicare sui media e sui social il prima possibile cosa
succede in Consiglio, non seguono quelle delle Istituzioni e
delle norme. Oltretutto, molte delle iniziative presenti nel
testo non sono ancora state rese effettive dal centrodestra,
veloce con gli annunci e lento con i fatti. L'impugnazione da
parte del Consiglio dei Ministri era la logica conseguenza
dell'approssimazione con cui questa Giunta lavora ogni giorno".
"Mi auguro, ma temo che sia una speranza vana, che almeno ci
venga risparmiato il solito ritornello di attacchi nei confronti
del Governo, perché se c'è qualcuno con cui il presidente
Marsilio, i suoi assessori e tutta la maggioranza dovrebbero
prendersela, sono proprio loro stessi. Non è la prima volta che
il Consiglio dei Ministri impugna un testo che hanno scritto, e
credo sia arrivato il momento di lasciare da parte i comunicati
e concentrarsi sull'approfondimento dei testi che producono. Se
mettessero in questo lo stesso impegno che ogni giorno spendono
per attaccare il presidente Conte, forse l'Abruzzo avrebbe
strumenti più efficaci per affrontare la crisi economica
conseguente a quella sanitaria. Si assumano le loro
responsabilità e risolvano i problemi che hanno creato. Ci sono
tanti abruzzesi che stanno ancora aspettando, invano, qualche
risultato da questa Giunta, ma finora sono arrivate soprattutto
tante chiacchiere e tanta propaganda".
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