Il messaggio inaspettato del Primo
Ministro del Canada, Justin Trudeau, ha aperto, ieri sera ad
Ottawa, la cerimonia che ha celebrato i 50 anni dalla fondazione
del "Centro Abruzzese Canadese". "Grazie agli abruzzesi per il
contributo che hanno dato al Canada per aiutarlo a diventare il
paese dove si vive meglio al mondo (…) Avete tutta la mia
solidarietà e la mia gratitudine", ha scritto Trudeau. Un evento
partecipato dal Consiglio regionale dell'Abruzzo, testimoniato
dalla presenza nel capoluogo canadese del consigliere
segretario, Sabrina Bocchino. "É la prima volta che riceviamo
una visita ufficiale della Regione Abruzzo nel nostro Paese - ha
detto Nello Scipioni, presidente del Centro - Siamo onorati e
commossi per questa attenzione". Un "grazie" dall'Abruzzo che è
stato condensato in una simbolica targa commemorativa che il
Consiglio regionale, su indicazione del suo Ufficio di
Presidenza, con a capo il presidente Lorenzo Sospiri e i
vicepresidenti Santangelo e Pettinari, ha voluto donare alla
comunità abruzzese in Canada. Una festa, quella di ieri, 7
ottobre, che ha raccolto più di 250 persone, tutti migranti di
prima e seconda generazione che, per l'occasione, sono arrivati
ad Ottawa da Toronto, Montreal e dalle altre più piccole
comunità canadesi. È spettato alla consigliera regionale,
Bocchino, trasmettere il senso della vicinanza istituzionale.
"Ogni volta che incontriamo i nostri fratelli abruzzesi nel
mondo, impariamo sempre qualcosa. Ci ricordano i valori
dell'accoglienza, dell'orgoglio di essere italiani, della difesa
dei nostri valori e delle radici. Riportiamo anche dal Canada
questo prezioso tesoro fatto di umanità, e dignità che è tenuto
insieme da un legame fortissimo con la propria terra di origine.
Sono sicura che i vostri figli e nipoti proseguiranno con
tenacia la vostra opera, continuando a preservare la lingua, il
dialetto, i sapori e le tradizioni d'Abruzzo". Il riconoscimento
all'opera del Centro Abruzzese Canadese è arrivato anche
dall'Ambasciata Italiana, presente alla cerimonia con il capo
della cancelleria consolare, Sandra Aiello. Sono intervenuti
anche i rappresentanti della nunziatura apostolica in Canada e i
referenti del CRAM, Larry e Angelo Di Ianni. Trasmessi, inoltre,
i videomessaggi del senatore italo-canadese, Tony Loffreda e
della parlamentare Patricia Lattanzio.
Durante i tre giorni passati ad Ottawa, la delegazione del
Consiglio regionale ha visitato diverse realtà imprenditoriali
fondate da immigrati abruzzesi e italiani in generale. Un
concentrato di italianità che ruota attorno al quartiere di
"Little Italy", con i suoi pub e ristoranti lungo "Corso
Italia", la via principale che si apre con un illuminassimo arco
tricolore. Al centro dell'isolato, al 705 di Gladstone Ave,
sorge "Casa Abruzzo", il quartier generale degli abruzzesi in
Canada. L'edificio, sede del centro culturale e ricreativo,
custodisce pezzi di memoria di un Abruzzo lontano. La parete
della sala principale è tappezzata di foto dei paesi d'origine:
dall'Aquila a Vasto, da Pratola Peligna a Sulmona, da Chieti a
Pretoro e Rapino. Una memoria che però viene mantenuta viva
grazie ai contatti quotidiani con i parenti rimasti in Italia e
ai frequenti viaggi estivi. Quella della comunità abruzzese è
una "fiamma viva" che arde da cinquant'anni, quasi la stessa età
della "Centennial Flame", la fiaccola che brucia perennemente
davanti al Parlamento Canadese dal 1967, in ricordo del
centenario del Canada come Confederazione. "Perché - come ha
ricordato spesso Scipioni - un pezzo di questo Stato è stato
costruito anche grazie alla fatica e al sacrificio di migliaia
di abruzzesi".
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