"E' un traguardo legislativo. Non ricordo nelle legislature della Regione Abruzzo di epoca moderna che il Consiglio regionale sia stato chiamato all'approvazione della propria organizzazione sanitaria. Stiamo parlando, oltre che del servizio più importante ai cittadini, anche di quello che assorbe la maggior parte delle risorse economiche della Regione. Noi il 12 dicembre andremo in aula per far approvare all'assemblea legislativa dell'Abruzzo la nostra nuova rete ospedaliera ed è un momento storico per la regione". Lo dice il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri a proposito della proposta di legge che martedì prossimo approderà in aula all'Emiciclo. Ascolta il podcast .
"Disegniamo la sanità del futuro, almeno nella parte organizzativa e dei servizi - sottolinea Sospiri in un'intervista all'ANSA - Abbiamo fatto un grande sforzo per evitare i duplicati, per alzare il livello degli ospedali, per determinare la presenza della sanità sia nei grandi centri sia nei centri più piccoli e per assicurare una rete efficiente dell'emergenza-urgenza. Prima del parere positivo informale che i ministeri competenti hanno già dato al progetto di legge, molte nubi incombevano su tanti reparti degli ospedali principali e addirittura sull'esistenza di alcuni ospedali cosiddetti minori".
"Oggi - va avanti il presidente del Consiglio regionale - noi abbiamo alcune certezze che vengono riconosciute. Abbiamo dei Dea di primo livello e abbiamo dei Dea di secondo livello, ovvero ospedali altamente specializzati, che, anche per motivi orografici, sono funzionalmente suddivisi nelle competenze tra gli ospedali di Pescara e di Chieti, di Teramo e dell'Aquila.
Voglio inoltre aggiungere che l'approvazione della rete sanitaria consentirà di attingere ai soldi stanziati per la nuova edilizia sanitaria, quindi per realizzare i nuovi ospedali che da tanto tempo questa regione attende. Strutture vetuste e antiche sono solo strutture non funzionali e sono anche più costose, perché è un'edilizia di molti decenni fa. Questo vuol dire risparmiare e poter investire sui servizi offerti".
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