Due giornate ricche di spunti e
riflessioni tra storia, politica e filosofia. Un dibattito,
ospitato all'Aquila a palazzo dell'Emiciclo, ruotato attorno la
figura dello storico del Novecento, Gioacchino Volpe. Il
convegno studi nazionale, organizzato dall'Istituto abruzzese
per la Storia della resistenza e dell'Italia contemporanea
(Iasric), ha attratto all'Aquila, nei giorni 14 e 15 dicembre,
storici, appassionati e ricercatori.
La prima sessione è stata presieduta da Guido Melis
(Università La Sapienza), con le relazioni 'Italia moderna' di
Giovanni Belardelli (Università di Perugia), 'Volpe e i suoi
allievi nell'Italia del dopoguerra' di Margherita Angelini
(Università di Padova), 'Rosario Romeo allievo di Volpe' di
Guido Pescosolido (Sapienza Università di Roma), 'La rinascita
degli studi su Volpe' di Mirco Carrattieri (Liberation Route
Italia), 'Il medioevo di Volpe nel dopoguerra' di Lorenzo
Grilli.
La seconda sessione è stata presieduta da Gianni Scipione
Rossi (Iasric), con le seguenti relazioni: 'Gioacchino Volpe tra
storia e memoria' di Francesco Perfetti (Giunta Storica
Nazionale), 'Volpe nella pubblicistica di destra del dopoguerra'
di Giuseppe Parlato (Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna
e Contemporanea), 'Volpe collaboratore de Il Tempo' di Marco
Trotta (Università "D'Annunzio" Chieti-Pescara), 'Gabriele
D'Annunzio visto da Gioacchino Volpe' di Federico Poggianti
(Università telematica Pegaso). Al suo forte legame con
l'Abruzzo, nel dopoguerra, Volpe dedicò alcuni articoli
pubblicati sul quotidiano Il Tempo, poi raccolti in 'Ritorno al
paese. Paganica', pubblicato dalle edizioni del figlio Giovanni.
A questo aspetto della sua vita, è stato dedicato un incontro
coordinato da Giuseppe Lalli, con letture di Fabrizio Pompei.
Il convegno è stato organizzato dal comitato scientifico e
organizzativo composto da Giovanni Belardelli, Enzo Fimiani,
Sara Follacchio, Maria Teresa Giusti, Guido Melis, Giuseppe
Parlato e Gianni Scipione Rossi, con la partecipazione del
presidente Iasric, Carlo Fonzi.
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