La maggioranza di centrodestra in
Regione Abruzzo ha velocizzato i tempi per presentarsi al tavolo
nazionale di monitoraggio, convocato per il prossimo 27 maggio,
con il piano di ripianamento del deficit nella sanità prodotti
dalle quattro Asl abruzzesi che ammonta a oltre 122 milioni di
euro. Oggi la Commissione "Bilancio, Affari generali e
istituzionali", riunita all'Aquila per esaminare la delibera con
cui la Giunta ha destinato circa 68 milioni di euro al rientro,
ha contingentato i tempi della discussione fissando a domani
alle 12 il termine per la presentazione degli emendamenti e a
giovedì alle 15 (la riunione è prevista per le 10,30) la
votazione del provvedimento. Alle 16 è in programma la seduta
urgente del Consiglio regionale.
Stesso destino per l'altra proposta normativa, a firma del
presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che intende
modificare diverse leggi vigenti in applicazione del principio
di leale collaborazione.
Dei 122 milioni di disavanzo, circa la metà sono stati
coperti con avanzi di amministrazione e altre economie che
comunque dovranno essere ripristinate per non abbassare il
livello dei servizi nei vari comparti. La discussione sul punto
straordinario all'ordine del giorno, dedicato al piano proposto
dalla Giunta per la copertura del disavanzo del servizio
sanitario, e quello sulla leale collaborazione, è andata avanti
fino alle ore 17: sono stati ascoltati l'assessore alla Salute,
Nicoletta Verì, il direttore del Dipartimento Sanità, Claudio
D'Amario, l'assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, insieme ai
dirigenti dell'assessorato Ebron D'Aristotile e Fabrizio
Giannangeli. Il confronto è stato preceduto dall'intervento dei
consiglieri di opposizione, che hanno chiesto di rimandare ad
altro giorno sia la discussione sul Pdl "sanità" sia la proposta
di Sospiri sulla leale collaborazione. Il presidente della
Commissione Bilancio, Vincenzo D'Incecco, ha sottolineato
l'urgenza dei provvedimenti e ribadito la regolarità
procedurale, dando avvio al dibattito legislativo.
La necessità di contingentare i tempi e avviare entro 48 ore
le proposte normative alla votazione in Aula è stata confermata
dalla Conferenza dei Capigruppo, riunita durante una pausa dei
lavori di Commissione.
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