Attuare strategie e progetti per
sensibilizzare, negli istituti penitenziari, sia sul disvalore
culturale di una cultura maschile improntata al controllo delle
figure femminili sia contro la violenza sulle donne e contro
ogni forma di discriminazione di sesso, lingua, religione,
opinioni politiche, condizioni personali e sociali: è l'intento
del protocollo d'intesa sottoscritto a Roma dalla presidente
della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Maria
Franca D'Agostino, e da Maurizio Veneziano, provveditore
regionale dell'amministrazione penitenziaria (Prap) di
Lazio-Abruzzo-Molise. Si tratta del primo protocollo del genere
in Italia che coinvolge tutti gli istituti di pena di una
regione, in questo caso l'Abruzzo. Le attività coinvolgeranno
soggetti terzi quali, ad esempio, l'Ufficio Scolastico
Regionale, le forze dell'ordine, le prefetture, la magistratura,
i Cav, centri antiviolenza, e i Cuav, Centri per Uomini autori o
potenziali autori di violenza di genere, nonché associazioni del
terzo settore con requisiti di cui alle intese Stato-Regioni del
2014 e del 2022.
Oltre alla prevenzione della violenza, il protocollo sostiene
la promozione delle pari opportunità e delle campagne di
sensibilizzazione negli istituti penitenziari, la promozione di
progetti di sostegno a detenuti per prevenire la recidiva di
comportamenti violenti e la promozione di percorsi di recupero
di uomini detenuti per reati di violenza domestica e sessuale
finalizzati alla prevenzione della recidiva, da svolgersi anche
in favore di coloro che beneficiano di permessi premio.
"Sono molto soddisfatta che dopo due anni di lavoro siamo
giunti alla firma di questo protocollo, deliberato dalla
Commissione Pari Opportunità (Cpo) già dall'anno scorso - ha
commentato Maria Franca D'Agostino - Ringrazio per la
fondamentale e fattiva collaborazione Rita Cericola, Delegato
Nazionale pro tempore del Sinappe. Mi auguro che anche le altre
Cpo regionali si adoperino con i rispettivi provveditori
regionali per promuovere protocolli simili: solo con la
prevenzione e in tutti gli ambiti, compresi gli istituti di
pena, potremo mettere un freno alla dilagante violenza di
genere".
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