Nasce sulla Maiella il Centro di
Conservazione della Biodiversità Vegetale per l'Abruzzo, voluto
dal Parco Nazionale della Maiella e dalla Regione Abruzzo per
salvaguardare le entità vegetali a rischio. E con
l'inaugurazione, a Lama dei Peligni (Chieti) presso la Banca del
Germoplasma, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione
tra Ente Parco e il Consiglio Nazionale delle Ricerche in
Economia Agraria (Crea), che ha tra gli obiettivi tutela del
patrimonio agroforestale, protezione e sviluppo dello studio e
delle collezioni di germoplasma animale, vegetale e fungino.
Nella Banca del Germoplasma sono custodite varietà
recuperate come la Patata "Sessanta dei Monti Pizzi" e la "Viola
dei Monti Pizzi", nonché il grano duro "Marzuolo", i Fagioli "40
giorni" e "a caffè", mantenuti anche in coltivazione nelle
aziende Custodi del Parco.
Per il direttore generale del Crea Stefano Vaccari il Centro
di Lama dei Peligni "è un avamposto strategico di conservazione
del patrimonio genetico delle varietà autoctone da cui ripartire
per un miglioramento delle produzioni che possa orientarsi nelle
filiere corte della produzione biologica". Il direttore del Crea
Viticultura ed Ecologia Riccardo Velasco ha parlato della
necessità di recuperare i vitigni autoctoni per una maggiore
competitività e produzione di qualità nel mercato del vino; in
tal senso il Parco ha nella Cantina Orsogna un partner nel
progetto che ha portato a produrre un vino biologico fermentato
con i lieviti raccolti su fiori e frutti spontanei della Maiella
nelle diverse fasce altimetriche.
La nascita del Centro per il direttore del Parco Luciano Di
Martino è "un risultato concreto raggiunto insieme alla Regione
grazie al lavoro sul territorio e alla dotazione strutturale
dell'Ente, i Giardini Botanici e la Banca del Germoplasma". E
per il presidente Lucio Zazzara "la salvaguardia della
biodiversità agricola è il risultato della stretta
interconnessione tra colture e culture, da essa possono
scaturire nuove opportunità economiche e sostenibili soprattutto
nelle aree interne".
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