Si sono occupati di manutenzione
del territorio, cura delle aree faunistiche del Lupo, dell'Orso,
del Camoscio, del Capriolo e del Cervo e dei giardini botanici
di Sant'Eufemia a Maiella e di Lama dei Peligni, dando supporto
alle attività veterinarie nella sede Scientifica del Parco a
Caramanico Terme e nel Centro di Conservazione della
Biodiversità Vegetale, hanno collaborato a progetti legati al
GeoParco Unesco, al brigantaggio e al cammino grande di
Celestino: sono i 61 volontari di Servizio civile universale
(Scu), giovani tra 18 e 28 anni, impegnati da settembre 2021 a
settembre 2022 in progetti del Parco Nazionale della Maiella.
Grazie a questa esperienza, vissuta in 30 sedi di accoglienza
(11 sedi del Parco e 19 dei Comuni aderenti), alcuni hanno ora
più chiara la strada da prendere, altri hanno completato gli
studi, in qualche caso attinenti la tutela della biodiversità
del Parco e la valorizzazione delle emergenze storico-culturali
dell'area protetta.
Pur nelle difficoltà dell'organizzare tante sedi e tanti
operatori, il presidente del Parco Lucio Zazzara esprime la
propria soddisfazione: "I ragazzi hanno avuto l'opportunità di
conoscere il Parco e i Comuni, le attività che valorizzano il
territorio, la cultura e la natura e in talune occasioni sono
stati protagonisti di manifestazioni ed eventi che siamo certi
hanno contribuito alla loro crescita umana e professionale".
C'è Simona che in questi 12 mesi si è laureata in Scienze
Forestali e Ambientali. "Confesso che avevo aspettative minori.
Abbiamo potuto applicare praticamente le nostre conoscenze. Ci
hanno dato molta fiducia. Per il sentiero botanico di Bolognano
di cui mi sono occupata ho applicato quanto appreso
all'università. Vivo in un paese del Parco, ora ho potuto vedere
concretamente cosa fa il Parco con le sue figure professionali".
Giulia racconta che il suo compito e quello di altri colleghi
consisteva nel "controllare lo stato di salute degli animali
ospitati nelle aree faunistiche e mettere al corrente i
veterinari del Wildlife Research Center, che operano nella sede
scientifica del Parco a Caramanico Terme. Tra i nostri compiti
quotidiani - spiega - c'era quello di razionare e distribuire il
cibo per gli animali, assistere nell'accettazione e gestione
degli individui recuperati in difficoltà o nelle indagini
sanitarie e nei campionamenti sui selvatici morti. Nel corso dei
miei studi mi sono occupata prevalentemente di fauna minore,
anfibi in ambito triennale e rettili in ambito magistrale; qui
ho trovato anche i grandi mammiferi e certamente è stata
un'opportunità per poter ampliare lo spettro delle conoscenze e
toccare con mano problematiche gestionali emergenti".
Esperienza tutta nuova per Samuele che ha studiato Scienze e
culture gastronomiche per la sostenibilità: dopo un periodo di
formazione, all'inizio del servizio civile si è occupato di
guidare i visitatori alla scoperta del 'Museo dei Fossili e
delle Ambre' di San Valentino in Abruzzo Citeriore, gestito
dall'Associazione "Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre".
"Insieme a Micaela ho fatto da guida alle sale e ho gestito
laboratori con le scuole. Abbiamo contribuito a far crescere il
museo che attira un pubblico vario, appassionati, paleontologi,
gruppi di bambini incuriositi dalla sala dei dinosauri. La sala
delle ambre, poi, unica in Italia, suscita tanta meraviglia".
Enrico viene da Bari, ha risposto al bando perché appassionato
di natura e nel Parco si è occupato di manutenzione della
segnaletica, fondamentale per chi percorre i sentieri. "Il mio
primo percorso universitario non aveva nulla a che fare con
l'ambiente; ora ho capito qual è la mia strada e mi sono
iscritto a Scienze naturali a Bari".
Il 16 settembre è partita la nuova annualità, con altri
operatori volontari selezionati. Per il direttore del Parco
Luciano Di Martino "si apre un nuovo percorso, con altri giovani
ai quali cercheremo di offrire le nostre conoscenze e il nostro
supporto, affinché un anno con noi diventi un momento della loro
vita utile per le scelte future e le loro professioni. Per il
Parco un impegno importante in termini di attenzione e supporto
che rivolgiamo ai giovani. Il coordinatore di progetto, la
responsabile del monitoraggio, gli operatori locali di progetto
(Olp) e i tecnici, insieme ai referenti delle sedi comunali,
sono impegnati quotidianamente per far sì che l'esperienza di
Servizio Civile sia valida per i volontari e il territorio".
Il Parco della Maiella è il primo parco nazionale in Italia
ad aver ottenuto il riconoscimento di Ente di Servizio Civile
Universale, iscritto nel relativo Albo del Dipartimento per le
Politiche Giovanili, presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Nel 2020 il Parco ha ottenuto l'approvazione del suo
primo Programma "Maiella, Natura e Cultura" che si articolava
nei progetti "Majella, Scrigno di Biodiversità" e "Majella,
Cultura dell'accoglienza e Sviluppo Sostenibile".
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