Producono miele, olio, frutta e
ortaggi adottando tecniche e comportamenti per favorire la
tutela dell'orso marsicano, della biodiversità e dell'ecosistema
nel quale il plantigrado vive. Per questo 20 agricoltori e
apicoltori che operano nei Comuni del Parco Nazionale della
Maiella hanno ottenuto il marchio "Bear Friendly" istituito dal
Parco in collaborazione con il Wwf Italia; la consegna lunedì
prossimo 19 dicembre a Sulmona nel corso di un incontro al quale
prenderanno parte il presidente del Parco della Maiella Lucio
Zazzara, il presidente del Wwf Italia Luciano di Tizio, il
direttore del Parco Luciano Di Martino e il tecnico del Parco
Giovanna Di Domenico, con il presidente della Regione Abruzzo
Marco Marsilio.
Il marchio 'Bear Friendly' mira a premiare a coloro che, nel
quotidiano, seguendo specifici disciplinari, agiscono per
evitare situazioni di conflitto con l'orso e applicano tecniche
di produzione a basso impatto sull'ecosistema. Inserito nelle
azioni del progetto Life ARCPROM, il marchio ha lo scopo di
coinvolgere i produttori locali nel raggiungimento degli
obiettivi internazionali di conservazione a tutela di
biodiversità ed ecosistemi e dare visibilità alle esperienze
virtuose che caratterizzano il Parco dal punto di vista
dell'impegno a garantire la sopravvivenza dell'orso bruno
marsicano nel lungo periodo.
La convivenza tra orso e uomo non solo è possibile, ma è
fortemente auspicabile perché la presenza di questo mammifero,
ancora fortemente minacciato, fa bene alla biodiversità e
all'economia dei territori. Un recente studio commissionato nel
progetto Life ARCPROM - "Bentornato Orso gentile", co-finanziato
dall'Ue per migliorare la coesistenza uomo-orso, ha misurato
l'impatto economico dell'orso marsicano per il territorio in cui
vive rispetto alla narrazione positiva sui media. Obiettivo
della ricerca è stato valutare il "servizio ecosistemico
culturale" gratuito offerto dall'orso marsicano, in termini di
pubblicità indiretta, il valore "commerciale" generato da
passaggi o citazioni sui canali media in cui si è scritto o
parlato di orso marsicano veicolando, verso potenziali
visitatori, l'immagine dei parchi e dei territori che lo
ospitano. La ricerca ha rilevato oltre 400 tra articoli e video
sull'orso marsicano tra 2015 e 2020 che hanno generato un valore
promozionale di pubblicità indiretta stimato in oltre 9 milioni
di euro, calcolato per difetto in base a moduli pubblicitari
offerti e prezzi di listino.
Una cifra a cui corrisponde una "pubblicità" gratuita
nettamente superiore alle spese sostenute per gestire il
conflitto uomo-orso in termini di prevenzione e indennizzo dei
danni economici causati dal plantigrado. La tecnica econometrica
utilizzata (Advertising Value Equivalency -AVE) ha permesso di
stimare quanto sarebbe costata una campagna pubblicitaria in
base allo spazio occupato sulla pagina per la stampa e alla
durata delle trasmissioni tv. Oltre all'enorme beneficio
all'immagine, la presenza dell'orso implica un ecosistema sano
anche grazie ai numerosi effetti positivi svolti da questa
specie e il cui valore economico è inestimabile. Il valore
"commerciale" dell'orso in termini di AVE è solo una fetta del
reale valore dell'orso e rappresenta il contributo che la specie
offre all'economia.
I produttori che hanno scommesso sul marchio 'Bear Friendly'
credono nella cultura di accoglienza e nel rispetto per un
animale, ambasciatore del loro territorio, a forte rischio di
estinzione. I disciplinari che regolano la concessione del
marchio sono stati redatti attraverso la partecipazione degli
stessi potenziali beneficiari che hanno lavorato insieme al
Parco e al Wwf.
"Per il Parco questa azione è un grande passo concreto nella
strategia di tutela dell'orso bruno marsicano - commenta Zazzara
- un passo che aiuterà a riconoscere l'orso come parte
integrante e valore del territorio, a moltiplicare i
comportamenti virtuosi e che favorirà un dialogo con gli
operatori economici dell'area protetta, per coinvolgerli sui
temi della conservazione della natura, possibile solo se diventa
responsabilità di tutti".
"Il progetto Arcprom e la nascita del marchio Bear Friendly -
spiega Luciano Di Tizio - vanno nella direzione indicata da
sempre dal Wwf: per dare un futuro alle specie a rischio e
proteggere ecosistemi minacciati è necessario lavorare in
squadra, coinvolgendo enti, istituzioni, associazioni, imprese.
Da domani i prodotti del Parco Maiella con il logo dell'orsetto
avranno di sicuro una marcia in più. Ora ci aspettiamo, dopo le
prime 20 aziende, che nel 2023 altre realtà abruzzesi vorranno
diventare 'amiche dell'orso'".
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