"È necessario ribadire che le
attività di monitoraggio e cattura dell'animale identificato
come responsabile delle aggressioni da parte dello staff del
Parco, non sono mai state interrotte sin dell'attivazione del
tavolo tecnico e proseguono assiduamente secondo tecniche e
protocolli validati dall'esperienza dei tecnici e
specificatamente autorizzati da Ispra e Ministero
dell'Ambiente". A chiarirlo in una nota è l'ente Parco Nazionale
della Maiella dopo l'incontro convocato dal Prefetto di Chieti
lo scorso 29 agosto, e alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco
di Vasto in merito alla presenza del lupo responsabile di
episodi di aggressione alle persone nel territorio abitato dei
Comuni di Vasto e San Salvo.
"Quanto dichiarato dal sindaco di Vasto, in riferimento a
presunti conflitti di competenze rispetto all'operatività dello
staff di cattura - sottolinea l'ente - non trova alcun
fondamento di verità poiché non vi è stato alcun tentativo di
cattura da parte della Protezione Civile comunale (che pur non
avrebbe competenza di intervenire in questo specifico caso) né
tantomeno alcuna diffida o impedimento da parte dei funzionari
del Parco. Qualsiasi ulteriore interferenza di carattere
operativo e distorsione sul piano comunicativo non fanno altro
che ledere l'efficacia delle operazioni, inficiandone i
risultati a beneficio dei cittadini di Vasto, San Salvo e dei
turisti della costa abruzzese".
"Al fine di procedere alla cattura e alla rimozione
dell'animale dal territorio, ed alla successiva collocazione
dello stesso in un'area faunistica idonea ed autorizzata ai
sensi della legge - si ricorda nella nota - si è dato specifico
incarico in via convenzionale allo staff tecnico di veterinari e
zoologi all'ente Parco Nazionale della Maiella, che vanta un
esperienza di oltre 15 anni nella cattura di lupi e nello
sviluppo di buone pratiche relative alla gestione dei casi di
interazione problematica tra lupo e attività antropiche. Non vi
sono attualmente alternative né sotto il profilo giuridico
istituzionale né tantomeno sotto il profilo delle competenze
tecniche o scientifiche che possano giustificare azioni diverse
da quelle stabilite nel tavolo tecnico".
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