A poche settimane dalla sua
sessantesima missione in Congo, il professor Francesco Barone,
in servizio all'Università dell'Aquila, terrà un incontro ad
Avezzano (L'Aquila) sulle missioni umanitarie in Africa a
partire dalla sua esperienza personale come presidente
dell'associazione 'Help senza confini' e come ambasciatore del
premio Nobel per la Pace, Denis Mukwege.
L'incontro è in programma domani, venerdì 23 febbraio, alle
17.30 nella sede del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti)
di via Aldo Moro. "Impossibile dimenticare - ha ricordato Barone
- quanto vissuto nei viaggi in Africa.
Per chi vive certe esperienze, bisogna avere il cuore forte
perché gli occhi si eclissano dietro il dolore delle profonde
ingiustizie e disuguaglianze, viste e vissute". Una situazione
che ha radici nel passato ma conseguenze attuali. "L'eredità
avvelenata del colonialismo è duplice - ha aggiunto Barone - da
un lato vi è quella propriamente economica, dall'altro, quella
politica e sociale. La riduzione delle donne e degli uomini a
merce non è affatto simbolica. Sono sparite le catene nei polsi
e nelle caviglie delle persone, ma esistono le catene
invisibili, più subdole delle prime I nuovi schiavi sono i
bambini e le bambine, che indossano gli stracci e in molti casi
le divise militari. Hanno il corpo coperto di ferite, i segni
delle torture subite. Sono vittime dello sfruttamento del lavoro
minorile e delle guerre".
L'incontro - che si può seguire in diretta Teams a questo
link https://t.ly/zZsEe - fa parte del progetto ViviCpia (a
cura della professoressa Fabiola Piccirillo) e del percorso
educativo-didattico 'Diversamente', coordinato dalla
professoressa Rossana Bove. Nella stessa sede scolastica,
frequentata da molti stranieri della zona, oggi è stato
affrontato un confronto sul razzismo e sull'istruzione pubblica
in merito alla storia di Malala Yousafzai la più giovane
vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno
per l'affermazione dei diritti civili.
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