Coltivare insieme l'arte del
fumetto e della matematica, mettendo alla prova creatività in
campo artistico e scientifico.
Questo l'obiettivo della seconda edizione del laboratorio per
le scuole 'Oggi… mi sveglio creativa!', organizzato dal Gran
Sasso Science Institute e dal Disim, il Dipartimento di
ingegneria e scienze dell'informazione e matematica
dell'Università degli Studi dell'Aquila, con la fumettista Alice
Milani e le professoresse Serena Cenatiempo (Gssi) ed Emanuela
Radici (Univaq).
Il laboratorio, inaugurato lo scorso maggio in occasione
della giornata internazionale delle Donne nella Matematica,
quando aveva registrato il tutto esaurito, questa volta ha visto
la partecipazione di quasi cento studenti e studentesse
provenienti da tre scuole medie la Dante Alighieri e Giosuè
Carducci dell'Aquila e la scuola di San Pio delle Camere (parte
dell'istituto comprensivo di Navelli), sempre in provincia
dell'Aquila.
"Abbiamo utilizzato il fumetto - spiegano le professoresse
Serena Cenatiempo ed Emanuela Radici - come metafora per
illustrare il processo di ricerca matematica, che inizia spesso
con incertezze e difficoltà simili a quelle che si incontrano
quando si affronta la sindrome del foglio bianco nella scrittura
di una storia. In entrambi i casi, serve padroneggiare le regole
del mestiere, ma anche tanto coraggio di mettersi in gioco, per
afferrare una prima idea e arrivare, passo dopo passo, a una
soluzione che si rivela sorprendente".
Il processo creativo che si mette in moto per disegnare una
storia a fumetti, infatti, non è poi così diverso da quello
della scienza: richiede un grande studio preliminare, certo, ma
anche immaginazione, autonomia nel lavoro, capacità di seguire
un'intuizione e trasformarla in una soluzione. L'obiettivo del
laboratorio è portare i ragazzi "a scoprire che la matematica è
una storia viva, un'avventura che è possibile intraprendere e,
forse, anche scegliere come professione".
Molto positivi i commenti degli insegnanti e dei ragazzi che
hanno partecipato, con qualcuno che si è spinto a scrivere sulla
lavagna del Gssi "Siamo stati benissimo".
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