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In evidenza
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In collaborazione con Università di Teramo
Da tre anni l'Ateneo di Teramo e
l'Associazione Salam portano avanti per garantire il diritto
allo studio alle donne e agli uomini afghani, in linea con gli
obiettivi dell'Agenda 2030 in materia di diritto allo studio e
parità di genere: lunedì 20 novembre, alle 11, al Rettorato
dell'Università di Teramo sarà siglato un accordo tra
l'Università di Teramo, l'ambasciata afghana in Roma e
l'associazione Salam, alla presenza dell'ambasciatore Khaled
Ahmad Zakariya.
"Gli eventi che hanno cambiato gli equilibri all'interno
dello Stato afghano all'indomani della dipartita delle forze
internazionali dal Paese", ha precisato Simona Fernandez,
presidente di Salam, "hanno di fatto creato un vuoto incolmabile
nei riguardi soprattutto dei diritti delle donne. Per tale
ragione l'Università di Teramo ha voluto continuare il Progetto
Roshanak che prevede la possibilità per gli studenti afghani che
ne faranno richiesta di essere supportati nella possibilità di
giungere in Italia per motivi di studio e usufruire di un
percorso universitario attento alle loro esigenze e
aspirazioni".
"Il lavoro congiunto con l'ambasciata afghana di Roma - ha
aggiunto il rettore Dino Mastrocola - unico ente riconosciuto
dal governo italiano, punta a sostenere tutti i giovani afghani
una volta giunti in Italia per proseguire gli studi nei vari
indirizzi che l'offerta formativa teramana mette a disposizione.
L'ambasciatore Khaled Ahmad Zakariya verrà nella nostra
Università non solo per siglare l'accordo, ma per ribadire la
ferma convinzione che il diritto allo studio debba essere
garantito a tutti e soprattutto alle donne, principali vittime
del regime talebano, e che la formazione universitaria
rappresenta uno dei diritti basilari per lo sviluppo futuro del
suo Paese. Pertanto la loro possibilità di studio e formazione
diventa non solo un dovere, ma l'opportunità di essere
protagonisti di cambiamento, di sviluppo e di giustizia sociale,
obiettivi che sia l'Ateneo che la Ong Salam puntano a
raggiungere".
In collaborazione con Università di Teramo
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