(ANSA) - CORIGLIANO-ROSSANO, 30 MAR - Un detenuto nel carcere
di Rossano ha incendiato la cella, provocando una coltre di fumo
che ha reso irrespirabile l'aria, sia per la Polizia
penitenziaria che per gli altri reclusi. Solo l'intervento degli
agenti ha scongiurato conseguenze peggiori.
Nel caso dell'incendio, affermano Giovanni Battista Durante,
segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone,
segretario regionale, "gli uomini della polizia penitenziaria,
con scaltrezza e professionalità, sono riusciti anche a domare
le fiamme e a ripristinare l'ordine e la sicurezza. Purtroppo,
nel carcere di Rossano, negli ultimi mesi, continuano ed essere
destinati prevalentemente detenuti che, negli istituti di
provenienza, pare si siano resi promotori di eventi simili.
Infatti, anche nella giornata odierna, un detenuto con problemi
psichiatrici, resosi protagonista di un'aggressione ai danni di
ben due ispettori in un istituto del centro Italia, è stato
assegnato nel carcere rossanese".
"Si tratta - affermano i due sindacalisti - di soggetti di
difficile gestione che pongono in serio pericolo l'ordine e la
sicurezza del carcere. Nonostante molti di questi abbiano
patologie abbastanza gravi vengono ugualmente trasferiti nel
carcere rossanese dove non è presente un'articolazione
territoriale di salute mentale, per la gestione degli stessi.
Tra l'altro, ci riferiscono che nello stesso istituto lo
psichiatra fa due accessi a settimana, assolutamente
insufficienti per seguire i detenuti che ne avrebbero bisogno".
(ANSA).
Detenuto nel carcere di Rossano incendia la cella
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