(ANSA) - MASSA LUBRENSE (NAPOLI), 15 LUG - E' un progetto
FIRM che coinvolge CNR, regione Campania, cooperative di pesca e
17 comuni, con l'obiettivo quello di allestire aree per la
raccolta dei rifiuti e il riciclo nei porti. Sarà presentato
martedì nella Sala Conferenze dell'Area Marina Protetta Punta
Campanella alle 10,30.
Secondo "The Mediterranean: Mare Plasticum", uno studio
pubblicato dall'International Union for Conservation of Nature
(IUCN), nella lista dei Paesi responsabili dell'inquinamento del
Mediterraneo, l'Italia è al terzo posto con ben 34 milioni di
tonnellate di rifiuti. Una quantità destinata a crescere, se non
vengono attuate strategie volte a tutelare e salvaguardare la
risorsa mare.
"Un mare sostenibile, la politica regionale per il recupero
dei rifiuti marini: il ruolo dei pescatori, la ricerca e le
prospettive future", è il titolo dell'incontro che si terrà
martedì prossimo per presentare questo grande progetto di
raccolta e riciclo di rifiuti marini in Campania. Saranno
allestite aree di raccolte nelle zone di ormeggio, in modo da
consentire ai pescatori di conferire e differenziare i rifiuti
pescati. L'obiettivo è creare una filiera capace di generare
valore economico, ambientale e sociale per i territori
interessati.
Il Progetto FIRM "Una rete da pesca per la filiera dei
rifiuti marini" nasce con la finalità di sperimentare e creare
le basi per lo sviluppo di un innovativo ciclo dei rifiuti
marini nella Regione Campania. E' stato finanziato nell'ambito
del Bando di attuazione Multimisura 1.26 - 1.40 - 5.68 del
Programma Operativo afferente al Fondo Europeo per gli Affari
Marittimi e della Pesca 2014-2020, voluto dal D.G. Politiche
Agricole, Ufficio Centrale Pesca e Acquacultura della Regione
Campania, al fine di favorire l'attivazione di quelle potenziali
sinergie tra il mondo della ricerca e il settore della pesca,
per la sperimentazione e individuazione di filiere innovative
dei rifiuti marini. Promotore e capofila è l'Istituto di Ricerca
su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale
delle Ricerche (CNR-IRISS), in collaborazione con l'Istituto di
Scienze dell'Alimentazione (ISA) di Avellino e l'Istituto per i
Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) di Pozzuoli. Le
Organizzazioni regionali dei pescatori, partner del progetto,
includono: UNCI - Federazione Regionale della Campania;
Federpesca - Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca;
Confcooperative - FedAgriPesca Campania; AGCI Campania; LEGACOOP
Agroalimentare; Coldiretti - Impresa Pesca. Tra i partner anche
le Associazione: AICS Napoli, Assoutenti Campania e Hippocampus.
Il progetto è patrocinato da MareVivo onlus, uno dei principali
promotori della Legge Salvamare, la cui recente approvazione si
pone come un'opportunità fondante per aumentare l'efficacia del
progetto FIRM. Attualmente sono 17 i comuni che hanno aderito al
progetto: Amalfi, Bacoli, Castellabate, Cetara, Ischia, Maiori,
Massa Lubrense, Meta di Sorrento, Montecorice, Pollica
(Acciaroli), Portici, Positano, Procida, Sangiovanni a Piro
(Scario), Salerno, Sorrento, Vico Equense.
"Un progetto innovativo per costruire un'azione di sistema
sui rifiuti di origine marina che la Regione Campania ha
fortemente voluto- sottolinea Alberico Simioli, Direttore
dell'Area Marina Protetta Punta Campanella- Innovazione, ma
anche sinergie con tantissime amministrazioni comunali e con una
categoria, quella dei pescatori, spesso accusata ma che può
svolgere un ruolo importante nel fornire un servizio
ecosistemico per tutti noi. Grazie al CNR, alle Associazioni e
alla Regione Campania per aver scelto l'AMP Punta Campanella per
il lancio di questa importante iniziativa". (ANSA).
Massa Lubrense, progetto smaltimento rifiuti marini
Iniziativa Cnr, Regione Campania, pescatori e 17 Comuni