La nuova sfida è impegnare una grande artigianalità anche nei prodotti di uso quotidiano. Ad Homi, salone dedicato a complementi d'arredo, accessori, decorazioni, arredo tavola, cucina, tessili e fragranze, aperto a FieraMilano, accanto ai grandi marchi vanno sempre più imponendosi nomi che una volta si sarebbero definiti di nicchia.
Confermando una nuova tendenza a rivolgersi a prodotti unici sì, ma in grado di soddisfare gusti ed esigenze diverse. Taglio del nastro con il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha poi visitato i padiglioni. "Sono orgoglioso di inaugurare da vicepremier un gioiello, una fiera record, di artigianato, piccole e medie imprese, ci sono dati eccezionali per quanto riguarda l'Italia, - ha detto - Sono qui per onorare il lavoro di tanti artigiani e piccoli e medi imprenditori che hanno tenuto duro in anni difficili ed adesso corrono, esportano, innovano, producono".
Il comparto dell'home nel 2022 ha infatti recuperato e superato i livelli pre Covid (+24.5% per un valore di 158,1 miliardi in euro a livello mondiale), segnando soprattutto dati record per l'export italiano (+11.2% rispetto al 2021, con un valore mai prima sperimentato' di 2.6 miliardi di euro). Fino a domenica 29, le circa 400 aziende presenti con oltre 500 brand, 40% dei quali dall'estero, presentano tutte le novità del settore, delineando anche come cambia il vivere la casa. "Qui non è coinvolto il mondo dell'industria, è l'individuo che si ritrova in altri valori e li vuole portare avanti, ed è un passo avanti rispetto alla globalizzazione - spiega Adolfo Carrara, curatore del concept per Homi - Ma quando parliamo qui di artigianalità, si tratta di una originalità evoluta: l'industria, la globalizzazione hanno sempre pensato a produrre grandi volumi, adesso c'e' un'originalità che è legata alle piccole produzioni e non dimentichiamo le grandi opportunità di lavoro che tutto ciò comporta per i nostri giovani" . "Ma quando poi fai un prodotto azzeccato torniamo alla globalizzazione, perché piace a tutti - sostiene Silvia Arienti, ad di Ar&Co presente ad Homi con i suoi brand di collezioni da tavola e complementi di arredo tradizionali e irriverenti - quindi bisogna studiare qualcosa in un mix che non punti ad un livello internazionale, ma riesce a diventarlo lo stesso". "In conclusione la bravura sta nel fare prodotti più particolari ma che comunque si vendano . aggiunge Diego Toscani, ad di PozziMilano, marchio storico del tableweare - Perchè poi lo scopo è fatturare, quindi bisogna essere in grado di produrre oggetti che incontrano il gusto a livello molto trasversale e internazionale".
Ed ecco gli arredi in combinazioni insolite come ferro e legno, i cuscini sartoriali cuciti come abiti di alta moda, le collezioni da tavola create da designer e veri artisti delle decorazioni, le lampade mappamondo, Sempre tenendo conto di un altro importante elemento, l'ecosostenibilità. Come gli oggetti di plastica di solito prodotti in monouso, che lavorati in ceramica acquisiscono un aspetto di durata, e non sono più destinati a finire nei rifiuti con inevitabili conseguenze per l'ambiente.
Apre Homi, globalizzazione evolve nell'eccellenza artigiana
A Fiera Milano il salone dell'abitare. Taglio nastro con Salvini