Il 2003 - a quarant'anni di distanza dalla presentazione della prima Quattroporte - segna una tappa decisiva nella storia moderna dell'ammiraglia sportiva di Maserati.
Il 19 settembre di quell'anno al Salone di Francoforte viene infatti svelata la quinta generazione, caratterizzata dalla elegante e dinamica carrozzeria realizzata e disegnata da Pininfarina.
Il nuovo modello, che raccoglie subito i consensi della stampa e degli addetti ai lavori, segna un nuovo passo nella rinascita del marchio del Tridente ma anche una nuova fase della storica collaborazione tra Maserati e Pininfarina. Un sodalizio iniziato nel 1947 con la A6 1500 Coupé, prima auto di serie della Casa modenese.
Quell'iconico modello, che vestiva la carrozzeria progettata e disegnata da Pinin Farina (a quel tempo si scriveva così perché questo era il nome del celebre carrozziere torinese) proponeva infatti soluzioni tecniche all'avanguardia, come il telaio tubolare, il motore 6 cilindri in lega leggera con unico albero a camme in testa.
Ma si distingueva anche e soprattutto per la sua esclusiva identità, sottolineata dalle linee sobrie, armoniose ed estremamente eleganti, dal disegno formale e creativo essendo logica erede della famosa Cisitalia 202 che Pinin Farina aveva lanciato l'anno prima.
Come quasi decenni più tardi accadrà con la quinta generazione di Quattroporte, Maserati A6 1500 proponeva uno stile innovativo, valorizzato da elementi molto personali e da soluzioni aerodinamiche sofisticate.
In particolare era di grande impatto grafico il frontale, con un sistema retrattile delle coperture dei fari e la griglia del radiatore brillantemente ispirata all'inconfondibile segno identificativo della monoposto Maserati. Pinin Farina era sempre stato un convinto sostenitore della valorizzazione dell'inestimabile patrimonio genetico delle auto del Tridente.
Della Maserati A6 1500 furono prodotti tra il 1947 e il 1951 poco più di 60 esemplari, a cui fece seguito la A6G 2000 anch'essa carrozzata da Pinin Farina. Di questo modello sportivo di serie il grande carrozziere torinese costruì nove esemplari in versione fastback a quattro posti, mentre Pietro Frua progettò cinque spider e una coupé. Un'altra versione anch'essa in versione coupé venne allestita su disegno di Giovanni Michelotti da Vignale. Alla fine del 1953 uscì la Maserati A6 GCS basata sulla analoga barchetta aveva una griglia del radiatore ovale molto prominente, una caratteristica che identificherà molte Maserati fino ai modelli attuali.
La Maserati Quattroporte 2003 deriva dunque da questo grande passato, offrendo - nella moderna interpretazione dei Pininfarina - linee moderne, eleganti e sportive ma anche una personalità unica, riconoscibile a colpo d'occhio.
In particolare, per la prima volta su una berlina ad alte prestazioni, viene applicata una evoluzione dela ricerca aerodinamica, finalizzata ad ottenere notevoli carichi grazie ad un'attenta sagomatura del sottoscocca. Ciò permette a Quattroporte di offrire un apprezzabile miglioramento della stabilità direzionale e della sicurezza alle alte velocità.
Al Salone di Francoforte del 2005 debuttano poi due versioni caratterizzate - come sottolinea una nota della Maserati - da doppia anima. Sono la Quattroporte Executive GT e la Quattroporte Sport GT.
Disponibili dall'inizio del 2006 ampliano ulteriormente l' offerta alla clientela più esigente. La Executive GT è l'ammiraglia italiana nella sua forma più pura, piena espressione di un design elegante che è caratterizzato dalle griglie laterali e dai cerchi da 19 pollici.
Tra gli elementi che impreziosiscono gli interni della Quattroporte Executive GT c'è il pacchetto confort per i sedili posteriori. Comprende riscaldamento, ventilazione e massaggio, regolazione elettrica del sedile e dell'estensione, comando per la climatizzazione e tavolini posteriori ripiegabili realizzati con gli stessi legni pregiati della plancia. La Quattroporte Sport GT nasce per invece soddisfare le esigenze dei clienti alla ricerca di maggiori prestazioni e sportività. La vettura monta cerchi sportivi da 20 pollici, interni in fibra di carbonio, pedaliera da corsa. Gli echi della tradizione Maserati sono evidenti nell'aggressiva colorazione nera della calandra e delle prese d'aria laterali. Il Tridente frontale beneficia delle punte rosse, tipiche delle auto da competizione del passato.
Dal punto di vista tecnico spicca nel cambio la funzione Sport che - grazie ad un avanzato sistema di attuazione elettronica - rende molto più rapidi i passaggi di marcia (mediamente di oltre il 35%).
Presente anche una variante specifica del sistema di sospensioni Skyhook con assetto dedicato per la Sport GT. E non manca una configurazione sportiva dell'impianto di scarico che, agli alti regimi, rende più intenso il suono del V8.