"Dalla prospettiva di capo di Stato
Maggiore della Difesa sono consapevole che nulla sarà come prima
e che le forze armate sono attese da un impegno gravoso e di
lunga durata che richiederà l'impiego di personale, mezzi e
materiali su ampia e crescente scala". Lo ha detto il capo di
Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano,
ascoltato dalla Commissione Affari Esteri del Senato sul
Documento programmatico per la Difesa, per il triennio
2024-2026. "Sullo sfondo di tale scenario", Portolano ritiene
"essenziale sviluppare un approccio sempre più integrato e
multidimensionale che coinvolga istituzioni e privati a presidio
degli interessi vitali e strategici del Paese".
"Il Documento si propone di delineare il processo di
miglioramento e ammodernamento delle forze armate e per
adeguarlo alle nuove minacce e impegni a cui è chiamato il
nostro Paese", ha aggiunto Portolano. "Siamo immersi in contesto
geopolitico complesso e in rapida evoluzione" con "equilibri
lacerati" e "dinamiche di crescente competizione" ha detto il
generale Portolano ricordando i conflitti in Ucraina e Medio
Oriente.
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