"Prendo atto di queste affermazioni. Per mantenere il clima civile e responsabile della campagna elettorale e per non distrarre il dibattito dai temi sul futuro di Bologna, nel rispetto del dolore della famiglia di Matteo Prodi e ipotizzando che anche per loro la mia eventuale presenza in Consiglio comunale sia inopportuna, mi faccio da parte". Lo annuncia Roberto Grandi, capolista della lista di Matteo Lepore a Bologna, dopo le parole del cugino del 18enne morto in un incidente stradale, nipote dell'ex premier, investito mentre era in bici da un'auto guidata dallo stesso Grandi. Lorenzo Prodi ha definito "inopportuna e fuori luogo" la candidatura del massmediologo.
Parole che "mi inducono a venire meno a un imperativo morale che mi sono dato dal giorno del tragico incidente. Custodire la ferita aperta nello spazio intimo e privato della mia vita e non fare alcuna dichiarazione che avrebbe ferito la famiglia di Matteo. Lo sanno le tante persone che da quei giorni terribili mi sono vicine", dice Grandi.
"Oggi - prosegue - a oltre un mese dall'annuncio della mia candidatura, e a una decina di giorni dalla data delle elezioni, questa scelta è ritenuta inopportuna da Lorenzo Prodi, che giudica addirittura provocatoria una mia frase tesa a sottolineare la centralità del valore della libertà di movimento dell'infanzia. Cosa ovviamente lontana da ogni mio intendimento. Prendo atto di queste affermazioni". "Vorrei ringraziare Roberto per la sua sensibilità e la scelta di fare un passo indietro per rispetto di quel dolore. Chi lo conosce sa quanto questa vicenda tragica abbia cambiato anche la sua vita", ha commentato Lepore.
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