(ANSA) - GENOVA, 11 GEN - Rischio stop per il processo a
carico di Annalucia Cecere, l'ex insegnante accusata di avere
ucciso il 6 maggio 1996 a Chiavari (Genova) Nada Cella,
segretaria del commercialista Marco Soracco. L'avvocato Andrea
Vernazza, che assiste l'allora datore di lavoro della vittima,
ha presentato una istanza di legittimità costituzionale.
La pm Gabriella Dotto aveva chiesto il rinvio a giudizio per
Cecere (difesa dagli avvocati Giovanni Roffo e Gabriella
Martini) per omicidio volontario aggravato, e per Soracco e la
sua anziana madre Marisa Bacchioni per favoreggiamento e false
dichiarazioni al pm. Il giudice Angela Nutini aveva prosciolto
tutti e tre sostenendo che quanto portato dall'accusa erano meri
sospetti e dicerie con i quali non vi sarebbe stata una
"ragionevole previsione di condanna". In appello, il collegio
presieduto dal giudice Vincenzo Papillo aveva invece deciso per
il rinvio a giudizio. Nel primo caso il gip Nutini aveva
ampiamente motivato la sua decisione, mentre il rinvio a
giudizio (come previsto dalla legge) non è stato motivato.
Proprio questo aspetto, per il legale di Soracco,
rappresenterebbe una incostituzionalità. Secondo l'avvocato,
infatti, il rinvio a giudizio avrebbe dovuto essere motivato
perché annullava una precedente sentenza di proscioglimento. La
parola spetta adesso alla corte d'assise: nel caso in cui
rinviasse alla Corte costituzionale, il processo verrebbe
sospeso.
Per l'accusa, Cecere avrebbe massacrato la giovane nello
studio del commercialista per rabbia e gelosia. Il
commercialista e la mamma, invece, avrebbero mentito nel corso
degli interrogatori fatti fino a pochi mesi fa. Avrebbero
coperto la presunta assassina per evitare che si scoprisse un
giro sospetto di soldi. Le indagini erano state riaperte due
anni fa grazie allo studio delle vecchie carte da parte della
criminologa Antonella Pesce Delfino e dell'avvocata Sabrina
Franzone. (ANSA).
Rischio stop processo Cella, legale solleva incostituzionalità
Il giudice deciderà il 6 febbraio se accoglierla o meno