Molise

Procuratore capo Larino, pool magistrati per violenza di genere

Antonelli a convegno Termoli, importante Rete antiviolenza

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 25 NOV - Dal 1 gennaio 2023 al 22 novembre 2024 la Procura di Larino ha iscritto nel nel registro delle notizie di reato 382 fascicoli inerenti la violenza di genere: 225 sono stati definiti, 96 archiviati, 37 a giudizio e 13 a processo immediato, si va dinanzi al giudice entro 90 giorni dall'iscrizione della notizia di reato. Sette gli arresti in flagranza, 10 custodie in carcere, 6 ai domiciliari e diversi divieti di avvicinamento alla "vittima". I dati li ha annunciati, oggi pomeriggio, a Termoli il Procuratore capo degli inquirenti frentani, Elvira Antonelli nel corso del convegno "Si scrive Donna si legge Coraggio" organizzato dal Comune di Termoli in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
    Presenti il dirigente del Commissario Cristina Finizio, la psicologa del consultorio di Termoli Silvia Gileno, l'avvocato Tina De Michele del centro antiviolenza della città, l'infermiera del pronto soccorso San Timoteo Laura Staniscia, Morena Ricciuti presidente di Cives e la Presidente Opi Cristina Magnocavallo che ha moderato l'evento che vuole fornire un ulteriore contributo al dibattito sulla discriminazione contro le donne.
    "Al mio arrivo Il primo atto è stato quello di creare un pool di magistrati che si occupano di violenza di genere - dichiara il Procuratore Antonelli -. E' stato costituito a tale scopo il "Settore Tre" in Procura perchè siamo in tre a occuparcene e qui entrano tutti i reati che attengono alla violenza di genere: maltrattamento in famiglia, stalking e violenze sessuali".
    Nel 2024 la Procura di Larino ha definito, sempre per quanto attiene la violenza di genere, 101 fascicoli residui dell'anno precedente, ne sono sopravvenuti 216, esauriti 159 e 158 sono pendenti, ancora in istruttoria. Gli archiviati sono 79 mentre a giudizio ne sono 35 tra giudice collegiale e monocratico. E ancora: 11 giudizi immediati, 3 incidenti probatori, 5 custodie in carcere e 3 in arresto domiciliare. Per gli arresti domiciliari e i divieti di avvicinamento si utilizza il braccialetto elettronico.
    La Antonelli, a conclusione del lungo intervento, ha sottolineato l'importanza della Rete antiviolenza appena costituita: la firma di un protocollo tra enti per "snidare" e risolvere i casi di violenza di genere. "La Rete è un'altra idea che avevo - aggiunge la Antonelli - avendo partecipato all'iniziativa in Veneto. Qui ho capito che c'erano tutti gli enti che servivano e che questi enti lavoravano molto bene ma ho percepito che non fossero collegati tra loro: unire gli attori che si occupano di violenza di genere per dare a ciascuno uno strumento di aiuto e appoggio è l'obiettivo del progetto".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it