Europa

Zelensky, con Erdogan sforzi per riattivare accordo grano

Conversazione telefonica tra i due leader

Redazione Ansa

"Ho avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Erdogan. Ho ringraziato il mio collega per il fruttuoso incontro a Istanbul il 7 luglio e la posizione di principio turca riguardo all'Ucraina nella Nato.
    Abbiamo coordinato gli sforzi per ripristinare il funzionamento dell'iniziativa sul grano del Mar Nero. A causa delle azioni della Russia, il mondo è di nuovo sull'orlo di una crisi alimentare. Un totale di 400 milioni di persone in molti Paesi dell'Africa e dell'Asia sono a rischio di fame. Insieme, dobbiamo evitare una crisi alimentare globale". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

 

Al momento non sono in corso colloqui su alternative all'accordo sul grano del Mar Nero. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Sergey Vershinin, citato dalla Tass. "Attualmente, non ci sono contatti su un'alternativa all'accordo sul grano", ha affermato, aggiungendo che le attività congiunte nell'ambito dell'intesa potrebbero continuare solo se vengono soddisfatte le richieste russe. "Bisogna soddisfare queste condizioni, sono semplici, e sarà possibile continuare lo sforzo congiunto (sotto l'accordo sul grano)", ha detto.

Nessun incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è attualmente elencato nel programma del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Niente finora", ha detto Peskov, dopo che Erdogan ha affermato oggi che desidera tenere colloqui con Putin nel prossimo futuro in merito alla fine dell'accordo sul grano.

   In ogni caso, il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin ritiene che contatti al più alto livello tra Russia e Turchia "vengono costantemente elaborati e, ovviamente, ci saranno", ricordando la recente telefonata tra i ministri degli Esteri dei due Paesi.

La Russia sta lavorando a nuove rotte per le forniture di grano dopo la fine dell'accordo del Mar Nero e ai Paesi africani "saranno date garanzie" sulla loro richiesta di prodotti agricoli al vertice Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo alla fine di luglio. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergey Vershinin, citato da Tass, sottolineando che le promesse russe di sostituire il grano ucraino con consegne gratuite di cereali ai Paesi africani "saranno mantenute".

 

Il Cremlino vede l'accordo sul grano come una delle sue poche vie di influenza rimanenti sull'Occidente e si è ritirato dall'accordo per assicurarsi delle concessioni. Lo scrive nella sua ultima analisi il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war). Mosca sta tentando di creare un senso di urgenza intorno al suo ritorno alla Black Sea Grain Initiative, intensificando gli attacchi contro le infrastrutture portuali e cerealicole ucraine e minacciando di colpire le navi civili nel Mar Nero. L'Ucraina raccoglie la maggior parte del suo grano tra luglio e agosto, e gli attacchi della Russia al porto ucraino di Odessa e alle infrastrutture agricole possono complicare ulteriormente la capacità di Kiev di gestire i cereali appena raccolti. Le interruzioni prolungate della logistica del grano in Ucraina avranno probabilmente effetti a cascata sempre maggiori sulle forniture di grano. 


   

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