"Sono passati pochi giorni da una mia decisione sofferta, molto dolorosa, e mi accorgo che probabilmente qualcuno non ha capito il vero senso del mio gesto. Sicuramente una minoranza ma non per questo meno importante, sta riempiendo i canali social di nefandezze, ricostruzioni inventate di fatti mai esistiti".
"Bisognerebbe stigmatizzare e non dare risalto alla pochezza di spirito dei cosiddetti 'odiatori da tastiera' - aggiunge il tecnico, particolarmente colpito dal gossip spinto che si è scatenato a Firenze - ma c'è un limite e questo limite è stato oltrepassato. Lo devo alla mia famiglia, al club ma soprattutto ai miei calciatori che mai, dico mai, mi hanno mancato di rispetto o hanno avuto comportamenti offensivi nei miei confronti".
"Mi appello alla responsabilità di tutti - conclude Prandelli - credete alle verità e non correte dietro a fenomeni senza moralità e etica del vivere civile".
Prandelli: 'Sulle mie dimissioni ricostruzioni inventate'
Ex tecnico Fiorentina: 'Sui social oltrepassato il limite'