Parte la Volta a Portugal, ossia il Giro del Portogallo. Ma il ciclismo portoghese è stato recentemente travolto dalle inchieste giudiziarie, al punto che la gara, giunta all'83/a edizione, rischiava la sospensione. Così il suo direttore, Joaquim Gomes, in una dichiarazione di ieri alla Lusa, ha dovuto assicurare che la "Volta" si farà, anche se non nega il brutto momento per il ciclismo nazionale". La Polizia giudiziaria ha effettuato altre perquisizioni nelle sedi di alcune importanti squadre e nelle case di almeno due atleti, nell'ambito dell'operazione antidoping denominata 'Prova limpa' (prova pulita). Le perquisizioni, durante le quali sarebbero state sequestrate sacche di sangue, anabolizzanti e broncodilatatori, seguono a distanza di una settimana la decisione dell'Unione ciclistica internazionale di impedire la partecipazione alla 'Volta' dell'intera squadra del W52/Fc Porto, su segnalazione dell'autorità portoghese antidoping, la quale aveva sospeso otto atleti e due tecnici della squadra ciclistica che vantava un partenariato (momentaneamente sospeso) con la più famosa squadra di calcio del Porto. "Quanti sponsor ci saranno l'anno prossimo? Questa per alcune squadre sarà la fine", ha dichiarato anonimamente al quotidiano sportivo 'O Jogo' un dirigente di una delle squadre coinvolte nell'inchiesta.
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