Sono pronti a valutare ogni forma di lotta, dalla manifestazione in piazza allo sciopero, gli oltre 400 dipendenti della Società di Servizi Valle d'Aosta spa, che si occupa di servizi strumentali a supporto dell'amministrazione regionale che è l'azionista unico. "E' una mobilitazione che si trascina da anni - spiega Igor De Belli (Cgil) - e che è stata stoppata durante la pandemia. Ora abbiamo riallacciato la vertenza per chiedere un adeguamento dei salari rispetto ai lavoratori corrispettivi regionali. Oggi c'è una perequazione di condizioni retributive. Noi sosteniamo che a parità di lavoro ci debba essere parità di salario, applicando a tutti il contratto regionale". Durante le assemblee delle ultime settimane è stata approvata la piattaforma per le rivendicazioni. "Dopo una risposta dilatoria della società - aggiunge De Belli, che ha avviato la vertenza assieme al Savt - è scattato lo stato di agitazione. Il tentativo di conciliazione è saltato per l'assenza della Regione al tavolo. Se non avremo un riscontro positivo proporremo ai lavoratori altre forme di lotta più incisive". Della Società di Servizi Valle d'Aosta fanno parte assistenti sociali, operatori di sostegno, assistenti museali, operatori socio-sanitari, educatrici professionali, addetti ai cantieri forestali.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it