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In evidenza
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Responsabilità editoriale di ASviS
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Il rapporto “Contrastare le disuguaglianze educative: partecipazione studentesca e orientamento scolastico” realizzato da Percorsi di Secondo welfare su incarico di ActionAid Italia e pubblicato recentemente, ha analizzato le principali criticità che caratterizzano l’odierno sistema italiano dell’istruzione, che non trovano ancora risposte strutturali nelle politiche nazionali e locali e ha posto particolare attenzione alla partecipazione studentesca e all’orientamento scolastico, considerati fondamentali per promuovere il superamento delle disuguaglianze tra i giovani.
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La scuola italiana non pare dunque in grado di agire efficacemente come veicolo di mobilità sociale, ma anzi cristallizza le disuguaglianze esistenti contribuendo alla loro riproduzione a livello intra e intergenerazionale. Il Rapporto analizza alcune aree prioritarie di intervento al fine di esplorare possibili misure di contrasto alle disuguaglianze, concentrandosi in particolare sulla partecipazione studentesca e l’orientamento.
L’analisi è consistita in una parte di ricerca teorica e una sul campo attraverso due focus group realizzati con ragazzi e ragazze di scuole secondarie di secondo grado in tutto il Paese.
La partecipazione studentesca. La partecipazione studentesca ruota attorno a due concetti fondamentali: lo "student engagement", cioè il coinvolgimento dei ragazzi nel mondo scolastico, e la "student voice", cioè il riconoscimento del ruolo degli studenti in quanto portatori di conoscenza nell’ambiente scolastico, che costituisce una parte integrante dello "student engagement". La valorizzazione di questi due aspetti può contribuire a contrastare l’abbandono scolastico.
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Focus Group. Il primo focus ha avuto l’obiettivo di indagare l’opinione dei ragazzi sugli strumenti di partecipazione definiti dall’attuale normativa, mentre il secondo si è focalizzato su quelli che nascono, da un lato, a seguito dell’iniziativa studentesca (liste aperte, commissione paritetica, collettivi e didattica partecipativa) e, dall’altro, dalle scuole che si rapportano con il territorio e che possono dar vita a forme di collaborazione (i Patti educativi di comunità). Nel corso dei due focus si è cercato di capire i punti di forza e di debolezza di questi strumenti, nonché le strategie e i metodi utili a migliorarli.
Migliorare livello di partecipazione. Il report ha individuato alcuni punti su cui fare leva per incentivare la partecipazione a scuola:
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Le politiche di orientamento scolastico. Le politiche di orientamento scolastico si basano su percorsi che mirano a rafforzare le competenze e le conoscenze necessarie ad affrontare autonomamente le scelte formative e di carriera durante tutto il corso della vita. Per questo, l’orientamento è uno dei metodi più diffusi nei sistemi d’istruzione europei per prevenire e contrastare l’abbandono precoce degli studi. Nel sistema italiano di orientamento, la scuola pubblica svolge un ruolo centrale e, in virtù dell’autonomia scolastica, i singoli istituti sono protagonisti della programmazione e dell’offerta di orientamento. Altri attori rilevanti sono, a livello nazionale, i ministeri competenti per l’Istruzione e le Politiche sociali e, a livello territoriale, università e istituti tecnici superiori, regioni ed enti locali, centri per l’impiego, agenzie di formazione professionale, soggetti privati e parti sociali.
Best practice. Il Rapporto si è concentrato sulla prospettiva europea in materia di orientamento e sulle strategie adottate dai diversi Paesi in questo campo, approfondendo in particolare il caso della Spagna e della Finlandia, individuate come best practice.
Il sistema italiano di orientamento è caratterizzato da una serie di criticità e problemi strutturali: l’assenza di interventi sistematici e capillari nelle scuole di tutto il territorio nazionale; la mancanza di formazione sui temi dell’orientamento; la presenza di misure che possono contribuire alla riproduzione delle disuguaglianze esistenti e a ostacolare la mobilità sociale.
Migliorare l’orientamento scolastico. Il report indica alcuni punti su cui fare leva per migliorare l’orientamento scolastico:
di Monica Sozzi
Responsabilità editoriale di ASviS
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