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Responsabilità editoriale di ASviS
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Guarda la rassegna dal 13 al 19 febbraio
La scorsa settimana si è tenuta la seduta plenaria del Parlamento europeo in cui sono state adottate risoluzioni sviluppando in particolare gli obiettivi del pacchetto “pronti per il 55%” in relazione alle emissioni delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri, e per l’adeguamento dei Pnrr al piano RePowerEu.
In parallelo, sugli stessi temi la Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento per l'obiettivo zero emissioni per i nuovi autobus urbani a partire dal 2030 e un taglio del 90% delle emissioni dei nuovi camion entro il 2040, e una relazione sulla promozione della mobilità elettrica attraverso le politiche d’integrazione delle rinnovabili elettriche nel settore edilizio.
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Accompagnare con politiche di equità sociale la transizione del settore automobilistico
Il 14 febbraio il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento europeo per quanto riguarda il rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi, in linea con la maggiore ambizione dell'Unione in materia di clima.
La risoluzione del Parlamento riafferma la proposta della Commissione europea integrata nel pacchetto “pronti per il 55%” e prevede tra le misure la riduzione delle emissioni di gas serra del settore dei trasporti, che al 2035 non potranno più essere immessi nel mercato autovetture e veicoli commerciali nuovi, se non a zero emissioni. La misura è coerente rispetto a una traiettoria compatibile con la neutralità climatica dell’Ue entro il 2050 indicata nella legge europea per il clima.
Il Parlamento europeo, per il conseguimento dei risultati, articola una serie d’indicazioni che dovrebbero accompagnare il processo di transizione, chiedendo l’elaborazione di un percorso di transizione per fare in modo che l'ecosistema della mobilità accompagni la transizione della catena del valore del settore automobilistico, anche garantendo la continuità del dialogo sociale che coinvolge il settore e i suoi portatori di interessi, in piena trasparenza.
Questo percorso, che dovrebbe essere sviluppato all’interno degli Stati membri, dovrebbe destinare un’attenzione particolare alle Pmi, alle regioni e ai lavoratori colpiti dalla transizione.
Il Parlamento richiama nel contesto l’aggiornamento della strategia industriale europea (vedi terzo paragrafo nostra rubrica del 10.5.2021 e il nuovo piano industriale del Green Deal), l’Agenda europea delle competenze e il relativo Patto per le competenze, nonché la raccomandazione del Consiglio Ue relativa alla garanzia di una transizione equa verso la neutralita? climatica.
Il Parlamento europeo introduce, in particolare, integrazioni e modifiche alla proposta di regolamento europeo in rapporto ai contenuti della prevista relazione sui progressi compiuti verso una mobilità a emissioni zero nei trasporti su strada che la Commissione europea dovrà preparare entro il 31 dicembre 2025 e successivamente ogni due anni.
La relazione, da sviluppare in cooperazione con gli Stati membri e con tutti i pertinenti portatori di interessi, dovrà consentire di monitorare e valutare la necessità di eventuali misure supplementari per agevolare una transizione giusta, anche attraverso nuovi mezzi finanziari, tenendo conto di tutti i fattori che contribuiscono al processo di transizione, tra cui:
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Come integrare i Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) con gli obiettivi del piano RePowerEu
Come previsto nel pacchetto RePowerEu, gli Stati membri hanno facoltà d’integrare i propri Pnrr con le previsioni del piano RePowerEu, di risposta alla crisi Covid-19, a quella energetica e alle misure sanzionatorie alla Russia determinate dall’invasione russa in Ucraina.
Il Parlamento europeo ha integrato la proposta della Commissione europea, evidenziando in particolare la necessità di attuare un processo partecipato e trasparente a livello di singoli Stati membri.
L’integrazione del Pnrr con il RePowerEu dovrà mettere in pratica:
Per il miglioramento delle infrastrutture e degli impianti energetici, sarà consentito derogare al principio “non arrecare un danno significativo" valevole per tutti gl’investimenti del Pnrr. Al fine di potersi avvalere della deroga, lo Stato membro interessato dovrà dimostrare all’esame della Commissione europea il rispetto dei requisiti seguenti:
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di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
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