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In evidenza
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Responsabilità editoriale di ASviS
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In prossimità delle elezioni del nuovo Parlamento europeo, avanza da parte del Consiglio dell’Unione europea la chiusura positiva di diversi importanti atti relativi al Green deal europeo e al programma di mandato 2019-2024 della Commissione europea in scadenza, nel quadro del programma di presidenza del semestre belga che si concluderà a fine giugno. Gli atti legislativi adottati avranno un ruolo strategico nei prossimi anni, a condizione di una loro rapida messa in esercizio.
Tra questi evidenziamo l’approvazione definitiva del regolamento (legge europea) sull’industria a emissioni zero nette (vedi nostra rubrica del 21.3.2023), che rappresenta il riferimento operativo del Green deal europeo per la politica industriale stabilendo come obiettivo generale la capacità di produzione di tecnologie strategiche a zero emissioni nette al fine di soddisfare almeno il 40% del fabbisogno annuo di diffusione nell'Ue entro il 2030 nel perseguimento degli obiettivi del "pronti per il 55%" e nel principio di autonomia strategica aperta integrandosi con l’appena approvato regolamento europeo sulle materie prime critiche. Lo strumento legislativo introduce misure per favorire le generali condizioni di contesto per gli investimenti nelle tecnologie verdi, mediante:
I target fissati dal regolamento prevedono anche un obiettivo di 50 milioni di tonnellate di capacità di iniezione annua nei siti di stoccaggio geologico di CO2 dell'Ue entro il 2030.
Importante è anche la chiusura da parte del Consiglio di altri due iter legislativi nel quadro del nuovo piano per l’economia circolare, e precisamente il regolamento europeo sull’ecodesign, e la direttiva sul diritto alla riparazione.
Il regolamento sull’ecodesign sostituisce la precedente direttiva 2009/125/Ce che riguardava i prodotti che consumano energia, estendendone l'ambito di applicazione a tutti i tipi di beni immessi sul mercato dell’Ue. Il regolamento prevede in particolare nuovi requisiti di durabilità, per favorire il riuso e l’impiego di materiali riciclati, la possibilità di upgrade e riparabilità dei prodotti, norme riguardanti la riduzione della presenza di sostanze che ostacolano la circolarità, l'efficienza energetica e delle risorse, la rifabbricazione e il riciclaggio, l'impronta di carbonio e l'impronta ambientale, nonché obblighi di informazione, tra cui un passaporto digitale di prodotto. Alla Commissione sarà conferito il potere di stabilire requisiti di progettazione ecocompatibile mediante atti delegati e l'industria avrà 18 mesi per conformarvisi. Il nuovo regolamento introduce un divieto diretto di distruzione di prodotti tessili e calzature invenduti e conferisce alla Commissione il potere di introdurre in futuro divieti analoghi per altri prodotti.
Integrabile con lo stesso regolamento sull’ecodesign, dal lato delle scelte del consumatore è la direttiva che introduce una serie di strumenti e incentivi per rendere la scelta di riparare i prodotti in luogo dell’acquisto di nuovi prodotti più facile per i consumatori. Tra gli strumenti troviamo nuovi obblighi a carico dei fabbricanti di riparare i prodotti tecnicamente riparabili, la messa a disposizione di informazioni chiare sul processo di riparazione (quali i tempi e i costi), una piattaforma europea online in cui i consumatori potranno facilmente reperire i servizi di riparazione, la proroga della garanzia legale di 12 mesi se i consumatori opteranno per la riparazione anziché la sostituzione.
Gli altri atti legislativi approvati in via definitiva da parte del Consiglio nell’ultima settimana includono nel quadro del Green deal e del “pronti per il 55%” troviamo ancora il regolamento sul monitoraggio e la riduzione delle emissioni di metano, nell’ambito dell’Unione della salute le nuove norme che aggiornano il regolamento sui dispositivi medici per contribuire a prevenire carenze e agevolare la transizione verso una maggiore trasparenza e un maggiore accesso alle informazioni, il regolamento sul mercurio (che vieta completamente l'uso di amalgama dentale e proibisce la fabbricazione, l'importazione e l'esportazione di altri prodotti con aggiunta di mercurio), le nuove norme volte ad aumentare la resilienza delle banche agli shock economici recependo le disposizioni degli accordi di Basilea III nella legislazione dell’Ue (con un regime transitorio per le cripto-attività e il miglioramento della gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance - Esg), una direttiva che rafforza le norme contro la tratta di essere umani.
Il Consiglio ha anche adottato il 28 maggio conclusioni definendo cinque priorità principali per la difesa e la sicurezza chiedendo l’impegno collaborativo degli Stati membri per:
Tra gli ultimi atti adottati dalla Commissione, si segnala la comunicazione relativa a chiarimenti in merito alle regole di sostegno agli agricoltori in caso di eventi meteorologici eccezionali, e sulla valutazione del meccanismo unionale di protezione civile inclusiva di raccomandazioni per l’applicazione futura.
Consulta la rassegna dal 27 maggio al 2 giugno
di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
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