Un fondo solidale per sostenere le
persone in difficoltà con il pagamento delle bollette e avviare
un percorso di educazione e consapevolezza dei consumi. Questa
la base del progetto "Energia in comune", a Piacenza per aiutare
le famiglie in condizione di povertà energetica. Promotori
dell'iniziativa sono Banco dell'energia, Fondazione di Piacenza
e Vigevano, Diocesi di Piacenza Bobbio, Caritas diocesana di
Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza,
Camera di Commercio, Federconsumatori Piacenza, Crédit Agricole
Italia e Banca di Piacenza. I criteri di selezione delle
famiglie saranno definiti in un regolamento a cura del Comitato
esecutivo. Il fondo iniziale è di 500 mila euro. La Provincia
potrà coinvolgere altri Comuni disposti a contribuire
all'alimentazione del fondo destinato a una più ampia platea di
beneficiari.
La misurazione dell'impatto e dell'efficacia del Progetto,
sarà effettuata in collaborazione con la Sede di Piacenza
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in modo che lo stesso
possa diventare best practice a livello nazionale. Il Progetto
"Energia in Comune" si inserisce nell'ambito delle iniziative
che Banco dell'energia, fondata nel 2016 e che attualmente ha
tra i membri del suo board, insieme ad A2A e alle Fondazioni
Aem, Asm e LGH anche Edison, promuove su tutto il territorio
nazionale per contrastare la povertà energetica.
«L'attuale contesto energetico ci sta dimostrando come sia
necessario intervenire tempestivamente per garantire alle
famiglie più vulnerabili un accesso all'energia inclusivo e alla
portata di tutti. - spiega il presidente del Banco dell'energia
e di A2A, Marco Patuano - Di fronte al crescente ricorso a
soluzioni come la didattica a distanza e il telelavoro, non
poter usufruire di servizi energetici significa non solo non
poter riscaldare la casa, ma anche non poter garantire
un'istruzione ai propri figli o non essere in grado di svolgere
il proprio lavoro da remoto, con ripercussioni sociali ed
economiche".
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