Tra le azioni da porre in essere
per "espandere" i traguardi raggiunti dalle donne ed evitare
"nuove diseguaglianze" occorre anche aumentare la componente
femminile "in posizione di leadership", in quanto la presenza
delle donne ai vertici delle istituzioni economiche "aiuta
l'apertura del commercio" a cui si accompagna "una maggiore
accumulazione di educazione e di competenze per le donne". Ad
affermarlo, in un dialogo con la direttrice generale del Wto,
Ngozi Okonjo-Iweala, dedicato all'8 Marzo, è la presidente della
Bce, Christine Lagarde.
Purtroppo c'è "ancora della strada da fare prima che la
leadership femminile diventi così prominente come avrebbe
bisogno di essere", ha rilevato Largarde ricordando come,
secondo una ricerca dell'Onu, dal 1945 "solo il 12% delle
posizione di vertice delle più grandi istituzioni multilaterali"
sono state occupate da donne.
"Quando guardo attorno al tavolo dei governatori della Bce,
siamo due donne su 26 persone e questo non è sufficiente,
possiamo fare meglio e le istituzioni ne beneficerebbero". Anche
all'Fmi gli spazi di miglioramento non mancano: "quando sono
stata nominata direttore generale ho guardato le foto": "file di
uomini, agli accordi di Bretton Wood che hanno creato il Fondo
Monetario non c'era una sola donna ed erano rappresentati 45
Paesi".
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