"La democrazia e l'ambiente lo
salveranno i giovani". Ne è convinto il presidente emerito della
Corte costituzionale, Giuliano Amato. "Non è retorica ma il
terreno molto utilitaristico di chi ha interesse a che cosa, I
ventenni non hanno nessun interesse né al motore a scoppio né
all'oil né a quant'altro oggi ritarda la riduzione delle
emissioni e la salvaguardia dell'ambiente. Lavorare con loro,
dare loro più voce e convincerli che debbono avere più voce. Per
loro è in gioco la sopravvivenza, loro e dei loro figli. Questo
darà loro, nei sistemi democratici, la forza di prevalere e
questo conta", dichiara Amato intervenendo con Enrico
Giovannini, direttore scientifico di ASviS, al quarto
appuntamento della nuova edizione di "Voci sul futuro", gli
incontri in streaming realizzati da ANSA e ASviS in occasione
del Festival dello sviluppo sostenibile e realizzati in
collaborazione con A2A, dedicato al Futuro della democrazia.
"Abbiamo tantissimi giovani bravi, ma non li andiamo a
cercare. Studiano, si specializzano. Poi si disperdono, e in
Parlamento non se ne trova nessuno", dichiara Amato spiegando
che "l'ambiente è una chiave formidabile per portare i giovani
in Parlamento". "Le giovani generazioni hanno un futuro da
salvare, la sopravvivenza del clima con il quale è possibile per
gli essere umani continuare a vivere in questo pianeta. Ecco il
sol dell'avvenire, un sole che non ti brucia ma che ti fa
vivere", dice ancora Amato e preme sulla politica perché "riesca
a dare il senso di un lavoro fatto in funzione del futuro e di
un bene comune indiscutibile".
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