Il 22 e 23 di giugno si terrà a
Parigi il "Summit per un nuovo patto finanziario globale",
organizzato dal presidente Emmanuel Macron, e in quella sede il
governo italiano dovrà impegnarsi per garantire almeno il 2% del
Pil per combattere il riscaldamento globale e le disuguaglianze
sociali ad esso collegate.
E' l'appello che è stato lanciato oggi dalle ong di giovani
attivisti The One Campaign (contro la povertà) e Italian Climate
Network (contro il cambiamento climatico), nel corso di una
conferenza stampa alla Camera.
"Entro il 2050 si stima che l'Africa avrà bisogno di 50
miliardi di dollari all'anno per adattarsi al cambiamento
climatico, ma attualmente riceve solo 18,5 miliardi di dollari
all'anno in totale -, hanno detto Stella Pegoraro e Nicola
Sangiorgi, giovani attivisti di The One Campaign -. Per questo
chiediamo ai leader mondiali, compresa l'Italia, di destinare,
entro il 2030, il 2% del proprio Pil alla lotta contro la
povertà estrema e il cambiamento climatico".
Per Jacopo Bencini di Italian Climate Network "l'Italia, in
quanto grande paese del Nord globale e membro dell'Unione
Europea, deve responsabilmente promuovere una rinnovata
ambizione internazionale su clima e disuguaglianze. Il Fondo
Italiano per il Clima lanciato a Cop27 di Sharm el-Sheikh (da
4,2 miliardi di euro fino al 2026, n.d.r.) dovrà essere seguito
già nei prossimi mesi da impegni chiari e concreti in termini di
contributi alla finanza globale. In particolare, al nuovo fondo
per compensazione di perdite e danni (loss and damage, n.d.r.),
che verrà lanciato a Cop28 di Dubai".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA