Dare una nuova opportunità a chi vive
ai margini, in condizioni di isolamento, favorendone il
reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro. È quanto
prevede il Protocollo d'intesa tra Ance e Comunità di
Sant'Egidio-Acap, firmato oggi dalla presidente
dell'Associazione nazionale costruttori, Federica Brancaccio, e
dal segretario generale della Comunità di Sant'Egidio-Acap,
Cesare Giacomo Zucconi.
Un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, che
partirà nelle città di Roma e Genova ma pronto a estendersi a
tutte le realtà territoriali che vorranno aderire. Sarà la
Comunità di Sant'Egidio, presente a Roma da 55 anni, in
particolar modo nelle periferie, a individuare i soggetti da
coinvolgere in questo percorso, assicurando loro un'occupazione.
L'Ance, attraverso le sue imprese associate, metterà invece a
disposizione di singoli o nuclei familiari appartamenti in
affitto a canone sostenibile.
"Proviamo a dare una risposta concreta a chi ha più bisogno - ha
commentato la presidente Ance, Federica Brancaccio - perché
siamo convinti del grande ruolo che le imprese giocano per la
rigenerazione del tessuto non solo urbano ma anche sociale del
nostro Paese".
"Crediamo che sia sempre più necessario sviluppare una sinergia
virtuosa tra diverse realtà della società civile - ha dichiarato
il segretario generale della Comunità di Sant'Egidio-Acap,
Cesare Giacomo Zucconi - : l'aiuto ai più fragili rende le
nostre città più umane e vivibili".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA