Il contrasto alle emissioni di gas
serra e i progressi nell'adattamento ai cambiamenti climatici
nel mondo invece di accelerare sono in fase di stallo. Lo ha
stabilito l'ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite
per l'ambiente (Unep) secondo cui "Il mondo non è
sufficientemente preparato, non investe abbastanza e non ha la
pianificazione necessaria, il che ci mette tutti a rischio".
"L'Adaptation Gap Report mostra che c'è un crescente divario
tra necessità e azione quando si tratta di proteggere le persone
dagli eventi climatici estremi. È più urgente che mai agire per
proteggere le persone e la natura", ha dichiarato il segretario
generale delle Nazioni Unite António Guterres, commentando i
risultati del rapporto.
I costi di adattamento aggiornati per i paesi in via di sviluppo
sono stimati tra i 215 e i 387 miliardi di dollari all'anno in
questo decennio, ma si prevede che aumenterà significativamente
entro il 2050. Il rapporto rileva inoltre come,
nonostante gli impegni presi alla Conferenza sul clima di
Glasgow, COP26, di raddoppiare il sostegno finanziario per
l'adattamento a circa 40 miliardi di dollari all'anno entro il
2025, i flussi di finanziamenti pubblici multilaterali e
bilaterali per i paesi in via di sviluppo sono diminuiti del 15%
a circa 21 miliardi di dollari nel 2021. Per questo Guterres ha
rivolto un invito ai governi a tassare i "profitti
dell'industria dei combustibili fossili" e a indirizzare parte
di quei fondi verso i paesi che subiscono perdite e danni. Il
capo delle Nazioni Unite ritiene che le entrate fiscali dei
principali emettitori e inquinatori potrebbero essere una delle
fonti di finanziamento. "I baroni dei combustibili fossili e
coloro che li sostengono hanno contribuito a creare questo
pasticcio e ora devono sostenere coloro che stanno soffrendo",
ha detto Guterres.
Secondo il rapporto ogni miliardo di dollari investito
nell'adattamento alle inondazioni costiere si traduce in una
riduzione di 14 miliardi di dollari dei danni economici, mentre
16 miliardi di dollari all'anno investiti nell'agricoltura
potrebbero aiutare 78 milioni di persone a evitare la fame
cronica o la fame dovuta agli effetti climatici. "Siamo in
un'emergenza di adattamento. Dobbiamo agire di conseguenza. E
agire per colmare il divario di adattamento ora", ha insistito
il Segretario Generale delle Nazioni Unite.
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