"Le bollette non dovrebbero avere
delle variazioni clamorose nei prossimi mesi. Veniamo da una
crisi drammatica, ci sarà qualche rialzo. Per l'elettricità,
dagli attuali 28 centesimi di euro al kilowattora arriveremo a
30-32, ma saremo sempre alla metà rispetto ai picchi di un anno
fa. Stessa cosa per il gas. Andremo verso 1 euro al metro cubo,
rispetto ai 90 centesimi di adesso, ma saremo sempre al 50% in
meno rispetto ai picchi di una anno fa". Lo ha detto all'ANSA il
presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, a margine di
una tavola rotornda di Federbeton alla Camera a Roma.
"Noi però siamo sempre a rischio per due guerre che abbiamo
intorno, l'Ucraina e Gaza - ha aggiunto Tabarelli -. Se fa
freddo e manca il gas dalla Russia, noi saremo in crisi a
febbraio e marzo, e questo lo pagheremo con forti rialzi dei
prezzi. L'anno scorso non ha fatto freddo, e la Russia non è mai
mancata. Ma quest'anno si è aggiunta la guerra di Gaza. Per il
momento non succede niente. Ma l'ipotesi estrema di un
allargamento della guerra al Golfo Persico, con Iran, Qatar e
Arabia Saudita coinvolti, vuol dire meno Gnl dal Qatar verso
l'Europa, prezzi che schizzano e bollette che esplodono".
"Vediamo di non rinviare la fine del mercato tutelato
dell'energia, e di arrivare alla totale eliminazione di questo -
ha concluso Tabarelli -. Chi vuole ancora il mercato tutelato,
basta che chieda al suo fornitore la formula 'placet'. E'
un'anomalia italiana avere introdotto la tutela già dal 2007,
quando potevamo liberalizzare totalmente, come hanno fatto
Francia, Germania e Regno Unito. Mercato tutelato poi vuole dire
che c'è qualcosa di non tutelato, che è il mercato libero. Ma è
il libero mercato che tutela i consumatori. Poi ci saranno le
autorità che vigilano su cose estreme. Ma rimandare di sei mesi
non risolve il problema".
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