"Il Gruppo Enel è in prima fila per
la decarbonizzazione dei sistemi elettrici, come evidenziato
dalla sua nuova Strategia, nella quale abbiamo confermato tutti
gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare l'uscita
dalla generazione a carbone per il 2027 e l'ambizione di
raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040".
Così Gianni Vittorio Armani, Head of Enel Grids and Innovability
di Enel facendo il punto sulle attività del gruppo in occasione
della Cop28.
"Il focus principale sui sistemi elettrici della COP28 si snoda
lungo temi strategici anche per noi, quali la sostenibilità del
mix di generazione, l'efficienza energetica e la riduzione della
dipendenza dalle fonti fossili", ha spiegato.
Nel piano 2024-26 è previsto che il gruppo dedichi 18,5
miliardi alle reti per aumentarne il livello di digitalizzazione
e la hosting capacity, cioè la capacità di accogliere una
moltitudine di fonti green, oltre a renderle sempre più
resilienti agli eventi esterni.
In particolare, tra i progetti al centro dell'attenzione della
COP28, c'e' il Green Powered Future Mission (GPFM), programma di
cooperazione internazionale pubblico-privata partecipata dal
governo italiano, attraverso il Mase e supportata da RSE. Enel,
spiega il gruppo, ha partecipato contribuendo alla definizione
di priorità di innovazione e alla condivisione di best practice,
anche attraverso progetti pilota in Italia, Spagna, Brasile e
Colombia. Il MASE ha allocato per gli obiettivi di GPFM
finanziamenti per circa 180 milioni di euro nel triennio
2024-2026, su un totale di 502 milioni di euro per promuovere la
ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative a
zero emissioni. Tra le altre iniziative il gruppo partecipa
anche a 3DEN, iniziativa guidata dall'International Energy
Agency (IEA) e dal MAse, al fine di accelerare i progressi nella
modernizzazione del sistema energetico.
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