"Il mercato (di luce e gas, n.d.r.)
si è stabilizzato, e per questo vediamo un ritorno delle tariffe
a prezzo bloccato. Chi vuole bloccare il prezzo oggi può farlo,
rinunciando nel breve periodo al massimo risparmio. La garanzia
di un prezzo fisso nel tempo è prezzata dagli operatori, che
devono assorbire il rischio di volatilità future, e si cautelano
con marginalità maggiori sulle offerte fisse". Lo scrive in un
comunicato Paolo Benazzi, responsabile Utilities di Segugio.it.
Nel primo trimestre 2022 le tariffe a prezzo fisso per 12
mesi rappresentavano il 70,2% delle tariffe luce e il 65,5%
delle tariffe gas scelte dagli utenti. Un anno dopo, nel primo
trimestre 2023, queste percentuali sono crollate,
rispettivamente, al 13% e al 7,3%, per via dell'instabilità del
mercato. Nella seconda metà del 2023, però, a fronte di una
stabilizzazione dei prezzi all'ingrosso, le tariffe a prezzo
bloccato sono tornate "d'attualità": nel quarto trimestre sono
state scelte dal 24% degli utenti sulla luce e dal 32% sul gas.
Le offerte a prezzo indicizzato restano ancora il riferimento
del mercato, grazie al maggiore risparmio di prezzo e alla
crescente conoscenza del meccanismo di queste tariffe da parte
dei consumatori.
Si registra poi un'accelerazione dei passaggi al Mercato
libero, agevolata anche da prezzi ben più sostenibili rispetto
alla fine del 2022. Nel quarto trimestre 2023 gli utenti
provenienti dal Mercato tutelato hanno rappresentato l'11,6% dei
contratti di energia elettrica attivati tramite il comparatore,
con una crescita di 3,9 punti percentuali rispetto al terzo
trimestre del 2023. Questa crescita è ancora più accentuata per
le forniture di gas. Nel quarto trimestre, i clienti provenienti
dalla Tutela rappresentano l'8,1% dei contratti attivati, +4,3
punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
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