Il think tank internazionale sul
clima Climate Analytics, con sede a Berlino, ha analizzato i
piani di riduzione delle emissioni dei Paesi del G7 e ha
riscontrato che nessuno dei Sette è in traiettoria per
raggiungere gli obiettivi fissati al 2030. I risultati sono
stati resi noti a pochi giorni dal G7 Clima, Ambiente ed Energia
a Venaria Reale (Torino), dal 28 al 30 aprile.
Secondo Climate Analytics, le economie del G7 devono ridurre
le proprie emissioni del 58% entro il 2030 rispetto ai livelli
del 2019 per fare la loro parte nel limitare il riscaldamento
entro 1,5°C dai livelli pre-industriali. L'attuale livello di
ambizione collettiva del G7 per il 2030 è insufficiente, pari al
40-42%, ma le politiche esistenti suggeriscono che il G7
probabilmente raggiungerà solo una riduzione del 19-33% entro la
fine di questo decennio.
Neil Grant, autore principale dell'analisi, ha commentato:
"Queste economie, che rappresentano il 38% del Pil mondiale, non
stanno facendo il necessario, nonostante abbiano sia la
tecnologia che le risorse finanziarie per fare il salto di
qualità. In un contesto di estremi climatici senza precedenti,
esacerbati dall'uso dei combustibili fossili, intraprendere
azioni ambiziose per la decarbonizzazione e fissare una scadenza
per abbandonare i combustibili fossili dovrebbe essere il minimo
indispensabile".
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