L'impatto economico della perdita
di biodiversità costa al mondo ogni anno circa il 6% del Pil
globale. Una cifra che, secondo Boston Conulting (Bcg), supera i
5mila miliardi di dollari (4.510,1 miliardi di euro) di valore.
Lo si legge in uno studio di in cui viene evidenziato che Snam
è un "esempio virtuoso" per contrastare il fenomeno grazie
all'adozione della metodologia 'Science-Based Target Network'
(Sbtn) per integrare la biodiversità nelle proprie operazioni.
Obiettivo del gruppo è un impatto positivo sulla natura entro il
2027.
"Già oggi - spiega Btg - Snam ha già incorporato la Net Zero
Conversion nell'attuale modello operativo attraverso molteplici
iniziative di ingegneria ambientale utili a proteggere i
paesaggi, la fauna, flora e promuovere la sicurezza dei
territori".
"La riduzione delle emissioni - spiega il responsabile
Sostenilità di Snam - rappresenta ormai un percorso prioritario
e ineludibile per il gruppo, in considerazione degli obiettivi
di carbon neutrality al 2040 e net zero al 2050".
Secondo Tanteri il cambiamento climatico è però "solo uno dei
planetary boundaries", i limiti ambientali all'interno dei quali
l'umanità puiò vivere in sicurezza. "È infatti nostro dovere -
aggiunge - guardare con attenzione all'ambiente nel suo
complesso e, ad esempio, rafforzare quanto già intrapreso per
tutelare la natura e la biodiversità, al fine non solo di
ridurre al minimo e azzerare la nostra impronta, ma far sì che
il nostro passaggio sul territorio possa anche generare ritorni
e benefici positivi per l'ambiente e le persone, come già
avvenuto in alcuni nostri cantieri".
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