Via libera dal governo britannico
all'assegnazione di fondi con riferimento alla concessione della
licenza economica per il progetto di trasporto e stoccaggio di
CO2 (T&S) di Liverpool Bay. Lo annuncia Eni in una nota nella
quale si spiega che lo stanziamento di fondi, segna il lancio
dell'industria CCS (Carbon Capture and Storage) nel Regno Unito.
Il finanziamento include investimenti per gli emettitori
industriali in Track 1 e rappresenta "una tappa fondamentale
verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà ulteriori
significativi investimenti nell'area". HyNet, si legge, è uno
tra i progetti CCS più avanzati del Regno Unito, e nell'ambito
di tale iniziativa Eni, in qualità di operatore per il sistema
di trasporto e stoccaggio di CO2, contribuirà ad abbattere in
modo sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel Nord
Ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord con una capacità
iniziale di stoccaggio pari a 4,5 milioni di tonnellate di CO2
all'anno nella prima fase, e un aumento potenziale fino a 10
milioni di tonnellate di CO2 all'anno dopo il 2030. Il
segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero del
Regno Unito, Ed Miliband, ha aggiunto: "Lunedì, si è conclusa
l'era del carbone, una storia lunga 150 anni in questo paese.
Oggi inizia una nuova era. Con questo finanziamento, apriamo la
strada alla rivoluzione dell'energia pulita che ricostruirà i
cuori industriali della Gran Bretagna. Sono orgoglioso di aver
dato il via a questo settore nel 2009 e sono ancora più
orgoglioso oggi di renderlo realtà. Questo finanziamento
testimonia la forza di un governo attivo che lavora in
collaborazione con le imprese per creare buoni posti di lavoro
per le nostre comunità". L'amministratore delegato di Eni,
Claudio Descalzi, ha commentato: "HyNet diventerà uno dei primi
cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto
decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta
intensità energetica, promuovendo una crescita economica
significativa in questa regione del Regno Unito. L'impegno
condiviso oggi rappresenta una dimostrazione concreta di come i
Governi e l'industria possono lavorare insieme per attuare
politiche industriali efficienti e pragmatiche per accelerare la
decarbonizzazione, e conferma il ruolo di Eni come partner
chiave del Paese verso il Net Zero."
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