E' in costante crescita
l'attenzione e l'impegno alla sostenibilità da parte delle
aziende italiane della distribuzione. Oggi l'80% adotta pratiche
sostenibili contro il 72% del 2014 e il 76% del 2016. Emerge dal
Bilancio di Sostenibilità della Distribuzione Moderna elaborato
da Federdistribuzione in collaborazione con Altis, (Alta Scuola
Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano),
presentato durante un Forum 'Ansa Incontra'. Sul fronte della
sostenibilità ambientale, in particolare, nel 2020 il 100% delle
aziende associate a Federdistribuzione ha effettuato
investimenti per la riduzione dei consumi energetici e per
ottimizzare la gestione dei rifiuti, e l'88% ha implementato
programmi di utilizzo di energia rinnovabile. Cresce inoltre
l'attenzione verso i propri clienti (+8% ), sempre più informati
e attenti alle tematiche legate alla sostenibilità, ed è in
netto rialzo (+18%) l'attenzione verso i dipendenti. In
particolare quasi il 90% delle aziende del campione ha attivato
iniziative volte a favorire le pari opportunità (+18%).
L'indicatore del Bilancio di sostenibilità rappresenta la media,
per area e per edizione, della percentuale di diffusione tra le
aziende delle pratiche comuni analizzate. "Negli ultimi anni la
sostenibilità sociale e ambientale da impegno etico è divenuta
anche una leva strategica per il successo delle imprese",
afferma il presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara. La
distribuzione moderna punta a "raggiungere nuovi traguardi,
diventando un modello per lo sviluppo sostenibile dell'intero
sistema economico del Paese, attraverso la definizione di
strategie che generino valore condiviso. Sono convinto che
quando l'emergenza del Covid si accingerà a chiudersi, la
sostenibilità rappresenterà il pilastro della ripartenza
globale. E le nostre aziende sono pronte a raccogliere questa
nuova sfida".
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