I green bond impazzano. Tradotto
significa che la finanza è diventata un alleato nella lotta
contro i cambiamenti climatici: nei primi sei mesi la vendita ha
sfiorato i 300 miliardi di dollari. Questo il senso dell'analisi
di Bloomberg, secondo cui "nella prima metà del 2021 sono stati
emessi green bond in 49 Paesi e 29 valute".
Un numero che in cinque anni è raddoppiato per quanto
riguarda i Paesi (erano 24 le nazioni, e 16 le valute). Il
mercato migliore - fanno presente gli analisti - resta l'Europa:
circa il 53% dei green bond venduti nel primo semestre di
quest'anno proveniva da emissioni in Europa, Medio Oriente e
Africa. Lo yuan cinese si classifica al terzo posto nella
classifica della valuta più popolare. Al primo posto l'Euro, al
secondo il dollaro Usa; la Corea del Sud si piazza al sesto
posto.
L'emissione complessiva di green bond "si sta avvicinando al
massimo storico, con circa 294 miliardi raccolti nella vendita
nei primi sei mesi di quest'anno, poco meno del record di 309
miliardi venduti durante tutto il 2020". Le istituzioni
finanziarie sono state "un fattore chiave, emettendo quasi 97
miliardi di dollari di 'debito verde' nella prima metà del 2021;
le vendite maggiori sono state effettuate dal Groupe BPCE in
Francia (1,84 miliardi di dollari), segue Norway's DNB Bank ASA
(1,82 miliardi), Intesa San Paolo (1,49 miliardi)".
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