Nel 2021 le catastrofi naturali
hanno provocato danni economici a livello mondiale per 270
miliardi di dollari, con un aumento del 33% rispetto all'anno
precedente. Il totale sale a 280 miliardi se si considerano
anche le catastrofi per cause umane, il cui impatto si è
comunque ridotto da 14 a 10 miliardi di dollari. Ma delle
perdite totali solo 119 miliardi godevano di una copertura
assicurativa. E' quanto rileva uno studio di Swiss Re, tra le
principali compagnie di riassicurazione al mondo
"Le perdite da catastrofi naturali continuano ad aumentare e
nel 2021 il totale è stato di nuovo superiore alla media del
decennio, che è di 226 miliardi. C'è un significativo gap di
protezione in tutto il mondo e in Italia in particolare" afferma
Daniela D'Andrea, CEO Swiss Re Italia. "Sono molte le azioni che
il settore assicurativo può adottare: dalla promozione di misure
preventive allo sviluppo di soluzioni assicurative innovative
per rendere più efficace la risposta a un evento avverso".
Numerose catastrofi naturali hanno colpito il pianeta lo
scorso anno e le alluvioni sono state particolarmente devastanti
in Europa, Cina e Stati Uniti. Secondo Swiss Re è prevedibile
che il cambiamento climatico produca eventi meteorologici sempre
più frequenti ed estremi nei prossimi anni. Se le perdite dovute
agli uragani restano le più pesanti - anche a causa della
devastazione provocata da "Ida", che ha causato danni per più di
30 miliardi di dollari - alle alluvioni è imputabile oltre un
terzo dei decessi e 82 miliardi di dollari di danni (il 23% del
totale), di cui solo poco più di 20 erano assicurati.
"Le inondazioni colpiscono quasi un terzo della popolazione
mondiale, più di qualsiasi altro evento naturale. Solo nel 2021,
abbiamo assistito a più di 50 gravi eventi alluvionali in tutto
il mondo - dice Martin Bertogg, Head of Catastrophe Perils di
Swiss Re - e data la portata della devastazione questo rischio
merita la stessa attenzione degli altri, come gli uragani".
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