La Bce, in collaborazione con gli
esperti di alcune banche centrali europee tra cui la Banca
d'Italia, si è dotata di un nuovo set di indicatori per valutare
l'impatto dei rischi climatici sul settore finanziario e
monitorare lo sviluppo della finanza sostenibile.
Lo comunicano la Bce e la Banca d'Italia in una nota, nella
quale Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce,
spiega che "ci occorre una migliore comprensione di come il
cambiamento climatico influenzerà il settore finanziario" e "lo
sviluppo di dati di alta qualità è fondamentale" rappresentando
un passo verso ulteriori progressi verso un'economia a zero
emissioni nette.
I nuovi indicatori, parte del Piano di azione sul clima della
Bce, riguardano le tre aree tematiche finanza sostenibile,
rischi di transizione e rischi fisici legati al cambiamento
climatico. "Gli indicatori sperimentali sulla finanza
sostenibile forniscono una panoramica aggregata su emissioni e
rimborsi dei titoli di debito con carattere di sostenibilità
emessi e detenuti da soggetti residenti nell'area dell'euro",
spiega Bankitalia. Gli indicatori analitici sui rischi di
transizione "forniscono informazioni sull'esposizione degli
intermediari ai rischi di transizione, utilizzando dati sulle
emissioni di anidride carbonica finanziate e sull'intensità
carbonica dei titoli e dei prestiti detenuti nei portafogli".
Gli indicatori analitici sul rischio fisico, infine, misurano
gli effetti sulla performance dei portafogli delle istituzioni
finanziarie dovuti a eventi naturali estremi connessi al
cambiamento climatico, quali inondazioni (fluviali e costiere),
incendi, frane, erosione, uragani e stress idrico".
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