Scrivere il rapporto della
sostenibilità, un obbligo che scatterà dal 2024, costerà alle
aziende italiane 800 milioni di euro il primo anno e 500 a
regime. E' quanto stima Assonime in una ricerca presentata al
Forum organizzato sul tema. Per questo, sottolinea
l'Associazione delle Società per Azioni, "è necessario che le
imprese non si facciano trovare impreparate. I nuovi obblighi di
reportistica - è stato stimato - riguardano oltre 4000 tra
società quotate e altre imprese della penisola (40mila in
Europa).
Finora soltanto 192 imprese redigevano annualmente la
Dichiarazione sulle informazioni Non Finanziarie (Dnf)
introdotta da una precedente direttiva comunitaria. Con la nuova
normativa non soltanto si allargherà la platea delle imprese
interessate ma sarà esteso anche il set informativo sottoposto
agli obblighi di disclosure.
"Con questo Forum avviamo un primo confronto operativo fra
mondo delle imprese e istituzioni per una equilibrata
trasposizione nell'ordinamento italiano della nuova direttiva
sul reporting di sostenibilità". Ha dichiarato il direttore
generale di Assonime Stefano Firpo nel suo intervento di
apertura. È un passaggio delicato e importantissimo - ha
sottolineato il DG - per dare visibilità alle strategie
aziendali a favore della sostenibilità e rendere altresì
sostenibili i costi di compliance sulle imprese.
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